Tutto è bene quel che finisce bene. E’ proprio il caso di dirlo. L’Unipomezia Virtus 1938 espugna in extremis l’insidioso rettangolo di gioco della Compagnia Portuale Civitavecchia (1-2), bissa la vittoria ottenuta nel turno precedente contro il fanalino di coda Rodolfo Morandi e si attesta all’ottavo posto in classifica generale. La formazione del presidente Cerusico ha spostato, in maniera piuttosto rocambolesca, l’ago della bilancia dalla propria parte a seguito di una beffarda autorete di Campari, il quale ha sbagliato l’impatto con la sfera, nel terzo dei quattro minuti di recupero accordati dall’arbitro, sugli sviluppi di un corner calciato dal bomber Italiano e, suo malgrado, ha regalato ai rossoblu tre punti molto preziosi sia per il morale che per la classifica. Il player-manager Alì Lolli, costretto a dare forfait per infortunio, deve rinunciare anche all’esperto Alessandro Lolli, appiedato per un turno dal Giudice Sportivo. Il tecnico pometino, anche in questo caso, non rinuncia al 4-3-3 e conferma tra i pali Santi, protetto da un pacchetto di difesa composto da Izzo, Giacoia, Esposito e Campolongo. Il compito di fare da perno del centrocampo, invece, spetta a Falconieri, affiancato sulle corsie laterali dai baby Vallesi a destra e Iobbi a sinistra. Il tridente offensivo composto dal bomber Italiano, proposto come prima punta, e dagli esterni alti Lupi e Pezzera completa l’undici di partenza. La prima parte della gara, tutto sommato, risulta in prevalenza di studio. Civitavecchiesi e pometini si affrontano soprattutto a centrocampo. Ad imbastire la prima azione degna di nota del match è la Compagnia Portuale con l’esperto Braccini, il quale svetta in area più alto di tutti, a seguito di un tiro dalla bandierina, ma esalta i riflessi di Santi, bravo a distendersi in tuffo e a sventare la minaccia. A metà periodo, invece, l’Unipomezia Virtus 1938 reclama un penalty per un fallo commesso, in piena area, da un difensore portuale ai danni di Izzo, ma il direttore di gara non ravvisa gli estremi per l’assegnazione della massima punizione. La squadra rossoblu, con il passare dei minuti, acquisisce maggiore fiducia nei propri mezzi e, intorno alla mezzora, sfiora la marcatura con Vallesi, il quale elude l’intervento di Luigi Nunziata, ma si vede negare la gioia del gol da una provvidenziale respinta di un difensore tirrenico nei pressi della linea di porta. Nella ripresa, la formazione pometina continua a tenere molto bene il campo, replica colpo su colpo alle giocate dei temuti avversari e, al quarto d’ora, passa in vantaggio per merito di Italiano, il quale calcia forte in mezzo all’area da posizione defilata, trafigge l’attonito Nunziata con la complicità di una fortuita deviazione di Caforio e realizza l’ennesima rete stagionale. Successivamente i ragazzi di Lolli accusano un inopinato black-out e consentono ai determinati avversari di turno di guadagnare metri preziosi nella zona nevralgica del campo. A undici minuti dalla conclusione del match, invece, il punteggio torna in perfetta parità. La Compagnia Portuale pareggia i conti con una splendida punizione dello specialista Loiseaux, il quale non lascia via di scampo a Santi con una chirurgica esecuzione a giro. Poco più tardi, la squadra di Civitavecchia rimane in dieci per l’espulsione di capitan Gallinari, allontanato dall’arbitro per aver proferito un’espressione blasfema. La gara, tutto sommato, prosegue su ritmi elevati. La compagine portuale, poco prima del novantesimo, riesce a trovare la via del gol con La Rosa, ma il fischietto di Ostia, su segnalazione del suo collaboratore, annulla tale marcatura per off-side dello stesso marcatore tirrenico. Quando ormai la gara sembrava destinata a terminare con una salomonica divisione della posta, l’Unipomezia Virtus 1938 realizza la rete della vittoria in maniera del tutto occasionale. Il generoso Italiano crossa teso in piena area un tiro dalla bandierina, il difensore Campari, nel tentativo di anticipare un giocatore pometino, sbaglia l’impatto con il pallone, realizza la più classica delle autoreti e permette a Giacoia e soci di conquistare tre punti di platino.
Antonio Gravante
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