Un successo assolutamente vietato ai malati di cuore. Ma di estrema importanza in questa fase della stagione. L’Unipomezia si aggiudica in rimonta, nel quarto e ultimo minuto, la sfida casalinga con l’Aranova (3-2), centra la quarta vittoria in altrettante gare disputate tra le mura amiche del Comunale e si conferma al secondo posto in classifica alle spalle del Real Monterotondo Scalo, vittorioso a sua volta, davanti ai propri tifosi, sull’Anzio Calcio.
I pometini scendono in campo con la massima concentrazione e aprono le danze dopo soltanto due minuti. L’esperto Romondini si incarica della battuta di un corner e crossa al centro dell’area per la testa di Laghigna, il quale esalta i riflessi di Rasicci. Sulla corta respinta del portiere fiumicinense, però, si avventa per primo sul pallone Nsunbu, il quale fa centro da pochi passi e si conferma una pedina importante dello scacchiere rossoblu. La squadra del presidente Valle gestisce senza problemi la situazione favorevole nel corso del primo tempo, ma si trova costretta a rinunciare al prezioso apporto dello stesso Nsundu e Casciotti, i quali devono lasciare il rettangolo di gioco per infortunio. Mister Grossi, di conseguenza, inserisce Marullo e Busti.
Costretta a inseguire il risultato, l’Aranova comincia la ripresa con tutto un altro piglio e, al primo affondo, perviene al pareggio con il bomber Italiano, il quale trafigge da pochi passi Francabandiera e dà un brutto dispiacere alla sua ex squadra. Tale marcatura carica sotto il profilo emotivo la compagine allenata da Bernardini, che si scrolla di dosso ogni timore reverenziale e, al minuto numero undici, ribalta il punteggio a suo favore con il solito Italiano, il quale finalizza uno spunto individuale sulla corsia sinistra di Bussi, firma la doppietta personale e si conferma uno dei migliori attaccanti della categoria.
L’Aranova, galvanizzata nel morale, continua a tenere molto bene il campo e, alla mezzora esatta, sfiora il tris con il neoentrato Cuscianna, il quale va al tiro sugli sviluppi di un calcio da fermo, ma il suo diagonale termina sul fondo per una questione di centimetri a Francabandiera battuto. Consapevole di non potersi permettere il lusso di accusare un passaggio a vuoto casalingo, la squadra di Grossi cambia prepotentemente marcia e, poco più tardi, rimette le cose a posto con l’esperto bomber Morelli, bravo a girare di testa in rete un cross con il classico contagiri di Busti.
L’Unipomezia, a quel punto, crede nel risultato pieno, ma non riesce a forzare il bunker difensivo fiumicinense. Quando ormai il pareggio sembrava il risultato più scontato, l’Unipomezia sigla la rete della vittoria, nel quarto minuto di recupero, con Busti, il quale sfrutta al meglio una sponda di Tounkara, a seguito di una punizione calciata dal solito Romondini, fa centro da pochi passi e permette alla sua squadra di conquistare per il classico rotto della cuffia una vittoria dal peso specifico rilevante sia per il morale che per la classifica.
Antonio Gravante
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