Prese letteralmente per mano dagli elementi più rappresentativi, Golden Car e Tec hanno avuto ragione delle rispettive avversarie di turno e hanno centrato in pieno l’obiettivo di conquistare il lasciapassare per le semifinali dei play-out della manifestazione organizzata da Emiliano Silvestri. Sfoderando una prova collettiva senza sbavature per quantità e qualità, la compagine rutula ha fatto un sol boccone dei Falchi Rossi (10-3) e, in virtù di tale goleada, ha staccato con pieno merito il visto per il turno successivo. Dopo una prima fase di studio, gli ardeatini hanno preso prepotentemente il largo nel punteggio, costringendo i generosi rivali ad issare con largo anticipo bandiera bianca. A gonfiare la porta capitolina sono stati gli scatenati Celotti e Soldati, autori di una tripletta a testa, e i grintosi Virgili e D’Onofrio, i quali hanno chiuso entrambi la gara con una doppietta all’attivo. Le tre segnature dei Falchi Rossi, invece, sono state siglate da capitan Simeone, Vellone ed Esquiza. La quarta squadra ad accedere alle semifinali è stata la Tec, quintetto dotato di una notevole proprietà di palleggio che, malgrado qualche patema d’animo di troppo in chiusura di match, ha piegato la resistenza de Il Fornaccio (6-5). Trascinata da uno scatenato Fahrani, capocannoniere del Torneo, la formazione di via delle Monachelle si è portata in scioltezza sul 6-1 a proprio favore. Nella ripresa, il team di via Virgilio, animato da una grande voglia di rivalsa, si è catapultato a testa bassa nella metà campo avversaria, riducendo il gap a una sola lunghezza grazie alle segnature di Arpaia (doppietta), Manzo e Spinosa. Ritrovata una maggiore fiducia nei propri mezzi, Il Fornaccio ha provato, nelle battute conclusive del match, a completare la rimonta, ma il numero uno della Tec, Fabio Nesci, si è esaltato tra i pali, ha chiuso tutti i varchi ad Arpaia e soci, permettendo alla propria squadra di accedere al turno successivo. Da segnalare, infine, che le segnature per i vincitori sono state griffate da Fahrani (3), Ranieri, Aluigi e Pietrucci.
