Il Brasile conquista in scioltezza il pass per la finalissima del Ri-Torneo Matusa. La formazione allenata da Piero Converso si aggiudica con estrema disinvoltura l’attesa sfida con il temuto Portogallo (7-2), compagine che aveva impressionato per la sue qualità tecnico-tattiche nella fase a gironi, dà un’ulteriore dimostrazione della propria forza e centra in pieno l’obiettivo di disputare l’ultimo atto contro l’Inghilterra, che a sua volta ha avuto ragione, nell’altra semifinale, di una generosa Francia. Il valore aggiunto della compagine verdeoro si sono rivelati ancora una volta Ronzio e Lombardi. Il primo ha spianato la strada al successo realizzando le prime quattro reti di squadra, mentre il secondo ha chiuso definitivamente i conti con una tripletta da autentico bomber di razza. Passiamo alla cronaca. Il Brasile prende subito in mano le redini del gioco e, dopo otto minuti, spezza l’equilibrio in maniera piuttosto rocambolesca con Ronzio, il quale calcia da distanza ravvicinata, sugli sviluppi di una perentoria progressione sulla corsia sinistra di Lombardo, ma si vede chiudere lo specchio della porta dall’estremo difensore lusitano. Sulla susseguente ribattuta, però, la sfera torna nuovamente dalle parti della punta verdeoro, che non si lascia sfuggire l’occasione propizia, infila l’incolpevole Latini e indirizza il match nei binari più congeniali. La squadra guidata da Converso, pochi minuti più tardi, sfiora il raddoppio con Lombardo, il quale salta con un sontuoso tunnel un avversario sulla trequarti campo e, con il portiere proteso in uscita, tenta la conclusione di esterno destro a incrociare. L’intermedio sudamericano, però, si vede voltare le spalle dalla dea bendata: la sfera si stampa sulla traversa. Animato da una grande voglia di riscatto, il Portogallo ha una generosa reazione e rimette le cose a posto con Sacchetti, il quale si coordina alla perfezione nei pressi del limite dell’area e indovina l’angolino basso alla sinistra di Proietti. Il “settebello” allenato da Bertazzoni, qualche giro di lancette più tardi, passa a condurre grazie a De Rossi, il quale ricopre al meglio il ruolo di terminale offensivo di una rapida ripartenza impostata da Paolini, fa centro con un chirurgico diagonale e sposta momentaneamente l’ago della bilancia dalla parte della sua squadra. Ma si tratta del classico fuoco di paglia. Il Brasile sale prepotentemente in cattedra e, trascinato dall’ottimo Ronzio, prende il largo nel punteggio. Il numero dieci verdeoro prima finalizza dall’interno dell’area una pregevole azione impostata sull’asse Monti-Lombardo, poi firma la rete del sorpasso con uno splendido destro dai quindici metri e, infine, cala il poker con una magistrale punizione. Forte di un rassicurante margine di vantaggio, la squadra sudamericana gestisce con piglio autoritario la situazione favorevole nel corso della ripresa e, agevolata dai maggiori spazi concessi dagli avversari, fa assumere alla gara i toni della goleada con Lombardi. Il bomber verdeoro firma la seconda tripletta consecutiva, dopo quella messa a segno contro la Spagna, si conferma un ottimo finalizzatore della manovra e permette alla propria squadra di arrivare con la giusta consapevolezza dei propri mezzi all’attesa finalissima con l’Inghilterra.
Antonio Gravante
© RIPRODUZIONE RISERVATA
There is no ads to display, Please add some
