Inopinato passaggio a vuoto casalingo. Dopo aver pareggiato tra mille rammarichi la sfida esterna con l’Atletico New Team, la matricola Fortitudo Pomezia delude le attese della vigilia, tra le mura amiche del Pala Lavinium, contro un quadrato Villa Aurelia (6-9), compagine guidata nell’occasione da Vettori, ex portiere dell’Istituto G. Ferro Pomezia nell’anno della storica promozione in Serie A, manda giù il primo boccone amaro e dimostra di aver bisogno di qualche altra settimana di tempo per raggiungere la giusta condizione atletica e assimilare al meglio le soluzioni di gioco del neotecnico Stefano Esposito. Il quintetto capitolino ha un ottimo approccio alla gara e, dopo aver messo due volte in apprensione il pacchetto arretrato rossoblu, sblocca il punteggio con Costantini, il quale finalizza una perentoria progressione di capitan Santomassimo. Il giocatore capitolino calcia in porta da distanza ravvicinata, ma trova la prodigiosa respinta di Ciattaglia, ma in seconda battuta non si lascia sfuggire l’occasione favorevole e deposita la sfera in fondo al sacco. Il Villa Aurelia continua a fare la partita e, due minuti più tardi, raddoppia con l’ottimo Santomassimo, il quale parte in contropiede e, appena arrivato in zona di tiro, trafigge Ciattaglia con una splendida conclusione a mezza altezza. Animata da una grande voglia di rivalsa, la Fortitudo Pomezia si sveglia dal proprio torpore e trova la forza per ristabilire l’equilibrio con Cavalieri e Proia. Il primo dimezza le distanze con un preciso diagonale sugli sviluppi di una rimessa laterale, mentre il secondo sfrutta al meglio un’indecisione difensiva degli avversari per completare la rimonta. Le emozioni si susseguono di minuto in minuto. I capitolini ripartono di slancio e realizzano, come è capitato in apertura di match, altre due reti in rapida successione. A calare il tris ci pensa Di Maula, bravo a ricoprire al meglio il ruolo di terminale offensivo di una bella combinazione imbastita sull’asse Costantini-Santomassimo. La squadra di Vittori, subito dopo, incrementa il vantaggio con lo stesso Santomassimo, il quale firma la doppietta personale direttamente su calcio da fermo. Il capitano capitolino calcia in porta dai quindici metri e indovina l’angolino basso alla sinistra di un incerto Ciattaglia. La Fortitudo Pomezia non ci sta e, in chiusura di tempo, si riporta sotto nel punteggio con Proia, abile a correggere in rete, con un comodo tap-in nei pressi del secondo palo, una perfetta punizione calciata dallo specialista Raubo. Successivamente il quintetto rossoblu imbastisce delle pregevoli azioni corali e, a ridosso dell’intervallo, ha una ghiotta chance per pareggiare di nuovo i conti. Il solito Zullo si incarica della battuta di un tiro libero, ma si vede voltare le spalle dalla dea bendata. La sua conclusione si stampa sulla traversa. La squadra di Esposito continua a fare la partita anche nelle battute iniziali della ripresa, ma si complica i piani di rimonta soprattutto per propri demeriti. L’ottimo Santomassimo sradica la sfera dai piedi di De Simoni e, dopo un delizioso dai e vai con Costantini, firma la quinta rete di squadra e riporta Carotenuto e soci a debita distanza. La Fortitudo Pomezia, a quel punto, accusa il colpo dal punto di vista psicologico e agevola il compito agli avversari, i quali realizzano tre reti nel giro di sei minuti e ipotecano con largo anticipo la prima vittoria del campionato. La squadra di Vettori griffa la marcatura numero sei con l’estremo difensore Di Schiavi, il quale sorprende Ciattaglia con una staffilata di collo pieno dalla lunga distanza. Successivamente ci pensano Costantini e il solito Santomassimo a rimpinguare il bottino di gol capitolino. Il numero undici fa centro con un preciso diagonale, mentre il capitano, a riprova delle sue innate doti sulle palle inattive, trasforma il secondo calcio piazzato di giornata. Il quintetto rossoblu, malgrado il morale sotto i tacchi, prova a reagire e trova la via del gol con De Simoni, bravo a finalizzare una splendida triangolazione con Zullo. Ma si tratta del classico episodio. I capitolini continuano a sfruttare al meglio le occasioni propizie a vanno a segno per la nona volta con Graziani, il quale realizza una rete da autentico pivot di razza, lascia sul posto il diretto marcatore e infila con un’esecuzione di giustezza Ciattaglia. Sotto abbondantemente nel punteggio, mister Esposito decide di rischiare il tutto per tutto e, a otto minuti dalla fine, impiega Raubo come portiere di movimento. La Fortitudo Pomezia produce il massimo sforzo, ma riesce soltanto a ridurre il passivo con Cavalieri e De Simoni e, per forza di cose, si trova costretta ad uscire dal campo a mani vuote.
Antonio Gravante
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