Due anni di storia calcettistica. Altrettanti salti di categoria. Facendo leva su un’oculata programmazione societaria e su un roster di assoluto valore, l’ambizioso Parma Letale sfrutta al meglio, usando un termine tennistico, il primo match-point del campionato, regola di stretta misura, tra le mura amiche della Longarina, il generoso Palmarola (3-2) e, nel massimo rispetto dei programmi stagionali, ottiene matematicamente, con una giornata d’anticipo, la storica promozione in Serie C1. La squadra del presidente Fabio Amendola, statistiche alla mano, ha disputato un campionato praticamente perfetto e, pur rinunciando a partire dal mese di dicembre al prezioso apporto di due pedine fondamentali del proprio scacchiere come Kaci e Di Lecce, ha sbaragliato un’agguerrita concorrenza grazie alla validità dei propri schemi e all’ottima gestione del gruppo da parte del binomio Fantozzi-Abdelkhalik. La compagine lidense, statistiche alla mano, ha fatto subito la voce grossa, infilando sette vittorie nelle prime sette giornate. De Sanctis e soci, sulle ali dell’entusiasmo, hanno continuato ad avere un rendimento elevatissimo per l’intero arco del campionato, hanno gestito al meglio il discreto margine di vantaggio accumulato nei primi due mesi ufficiali e hanno tagliato con pieno merito il traguardo-promozione nell’ultima uscita casalinga. Il Parma Letale scende in campo con la massima concentrazione e, dopo un solo giro di lancette dal fischio d’inizio, sblocca il punteggio con Cavalli, il quale calcia di destro dagli otto metri e incastra la sfera nell’angolino basso. Lo stesso Cavalli, pochi minuti più tardi, prova a concedere il bis sempre da fuori area, ma si vede negare dall’incrocio dei pali la gioia della doppietta personale. Il Palmarola, poco oltre la metà del primo tempo, trova la forza per pareggiare i conti con capitan Brunamonti, il quale scaglia il destro vincente dalla media distanza. Il binomio Fantozzi-Abdelkhalik, dall’inizio della ripresa, preferisce effettuare un maggior numero di rotazioni per imprimere alla gara un ritmo più elevato. Tale soluzione, tutto sommato, si rivela azzeccata. Il Parma Letale cresce gradualmente con il passare dei minuti e, a metà ripresa, passa per la seconda volta a condurre per merito di Martella, il quale tocca di quel tanto che basta la sfera per correggere in rete una conclusione da fuori area di Sala. Il Palmarola, però, dimostra di avere carattere da vendere e, poco più tardi, pareggia i conti per merito di Grilli, il quale controlla ottimamente il pallone spalle alla porta e trafigge Riccioni con una splendida conclusione dal basso in alto. La formazione del presidente Amendola non si accontenta del pareggio, risultato che sarebbe bastato per vincere aritmeticamente il campionato, chiude la gara in avanti e, dopo aver costretto l’ottimo Roddi a compiere alcuni interventi dall’elevato coefficiente di difficoltà, cala il tris con Martella, il quale spinge in rete, con una splendida estirada, un tiro da posizione defilata di capitan De Sanctis, consente alla sua squadra di centrare il sedicesimo successo su ventuno giornate disputate e mette il classico punto esclamativo sulla storica promozione nel massimo proscenio calcettistico regionale.
Antonio Gravante
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