Un’inopinata involuzione di gioco, nel momento topico della ripresa, si rivela fatale alla Berretti della Virtus Lanciano nella sfida casalinga con il Pontedera (1-4). La formazione rossonera, a seguito di tale risultato, incassa la seconda sconfitta consecutiva in campionato e, a dispetto dei buoni propositi della vigilia, rimane ancora ferma al palo. La compagine toscana, dal canto suo, prosegue il cammino perfetto stagionale e si conferma a punteggio pieno in vetta alla classifica a pari merito con l’Arezzo e la Salernitana. Il verdetto del campo, alla resa dei conti, penalizza oltremisura la squadra allenata da Marco Chirico, che ha esercitato un maggior predominio territoriale per la prima ora di gioco, ma poi si è gradualmente disunita, ha subito il ritorno dei cinici toscani e, tra mille recriminazioni, è stata costretta a incassare una sconfitta piuttosto rotonda dal punto di vista del risultato. La Virtus Lanciano, nel corso del primo tempo, tiene in mano il pallino del gioco, si fa apprezzare per qualche fraseggio piuttosto lineare, ma lascia a desiderare in fase di finalizzazione della manovra. I rossoneri provano più volte a spezzare l’equilibrio con conclusioni dal limite dell’area, ma l’attento Becuzzi si fa sempre trovare puntuale alla presa. L’occasione più nitida dei primi quarantacinque minuti capita a Felici, il quale colpisce in pieno la traversa sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina. Dopo l’intervallo il tema tattico della gara non cambia. La squadra di Chirico continua a spingersi in avanti e, al minuto numero otto, sblocca il punteggio per merito di Paternoster, il quale capitalizza al meglio un passaggio per vie verticali di Tomei e, con una precisa conclusione dai venti metri, deposita la sfera nell’angolino basso alla sinistra di Becuzzi. La Virtus Lanciano, due minuti più tardi, mette i brividi ai rivali di turno con Tubani, il quale tenta la rovesciata dall’interno dell’area, a seguito di un cross dalla trequarti campo di Pezzella, ma non inquadra lo specchio della porta. Il risultato cambia per la seconda volta al minuto numero ventiquattro. Il Pontedera fa del cinismo la sua dote principale e ristabilisce la parità alla prima azione degna di nota della gara. A griffare la rete del pareggio è il difensore centrale Madrigali, il quale ricopre al meglio il ruolo di terminale offensivo, a seguito di un lungo lancio dalla propria metà campo, elude abilmente l’intervento della coppia centrale di difesa rossonera e trafigge Peluso proteso in uscita. La squadra abruzzese accusa il colpo sotto il profilo emotivo e centoventi secondi più tardi va sotto nel punteggio. Dopo un prodigioso intervento di Peluso, abile a salvarsi con l’aiuto del palo su un tiro dal limite dell’area di Guidotti, il Pontedera piazza un micidiale uno-due con il neoentrato Possidente. Il numero diciannove pisano prima firma la rete del raddoppio con una precisa conclusione dai sedici metri, poi cala il tris di squadra con un chirurgico tap-in sugli sviluppi di un corner calciato da Profeti. Sotto di due reti, la squadra di Chirico non riesce a cambiare marcia e, in chiusura di match, raccoglie per la quarta volta la sfera in fondo al proprio sacco: Chiesi controlla alla perfezione un lungo lancio dalla corsia opposta di Buffolino, fa centro con una splendida conclusione a giro di sinistro e costringe Priori e soci a incassare una sconfitta piuttosto pesante nelle proporzioni.
Antonio Gravante
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