Perdere ci può stare. Ma non con queste proporzioni. L’Anziolavinio rimedia una sonora scoppola dalla Viterbese Castrense (8-0), incassa uno dei peggiori passivi della sua storia e rimane sempre più solo all’ultimo posto in classifica. La formazione neroniana, in virtù di tale risultato, perde ulteriormente contatto dalla Cynthia Genzano e dal Palestrina, le quali hanno rimpinguato il proprio bottino in classifica di un punto e hanno raggiunto a quota otto il Fondi di mister Pochesci. Il tecnico viterbese, Ferazzoli, deciso a sfruttare al massimo il fattore campo per scavalcare al terzo posto l’Aprilia, sconfitta a sua volta nell’anticipo di sabato dalla capolista Lupa Castelli Romani, vara un modulo piuttosto spregiudicato con il binomio Neglia-Saraniti posizionato al centro dell’attacco e Pero Nullo e Morini ad agire, in fase di possesso palla, come attaccanti aggiunti sulle corsie esterne. Il trainer tirrenico, Mauro Fattori, invece, risponde con un equilibrato 4-4-2 e propone i soliti Alfonsi e Tulli come terminali offensivi. La compagine gialloblu comincia la gara con piglio autoritario e, dopo aver sfiorato due volte la marcatura con Neglia e Saraniti, il primo calcia a lato da posizione favorevole e il secondo si vede chiudere lo specchio della porta da Rizzaro, passa in vantaggio per merito di Morini, cinico a ribadire in fondo al sacco una conclusione di testa di Saraniti respinta dal numero uno anziate. Trascorrono soltanto due giri di orologio e l’undici di Ferazzoli va a segno per la seconda volta con Pero Nullo, abile a finalizzare, da pochi passi, una splendida combinazione tra Tomei e Neglia. La Viterbese Castrense, nei minuti seguenti, gioca in pratica sul velluto, gestisce in tutta tranquillità la situazione favorevole e non permette agli anziati di creare alcun tipo di problema a Fadda. La squadra di Ferazzoli, poco dopo la mezzora, cala il tris con lo scatenato Morini, il quale sfrutta al meglio un lancio di Neglia e trafigge l’incolpevole Rizzaro proteso in uscita. A ridosso del duplice fischio, l’Anziolavinio rimane anche in dieci per l’espulsione di capitan Guida, il quale rimedia il secondo cartellino giallo per un evitabile fallo commesso a centrocampo ai danni di un avversario e costringe la sua squadra a giocare il secondo tempo in dieci contro undici. La ripresa, tutto sommato, comincia nel peggiore dei modi per i ragazzi del presidente Rizzaro, i quali incassano la quarta rete dopo pochi minuti dal rientro in campo. La Viterbese Castrense incrementa il vantaggio con Neglia, il quale non ha alcuna difficoltà a finalizzare da distanza ravvicinata una perentoria azione personale di Perocchi. I restanti minuti di gioco, di conseguenza, servono soltanto per le statistiche. I ragazzi di Ferazzoli, non trovando alcuna resistenza da parte dei tirrenici, realizzano altre tre reti in poco più di trecento secondi. A griffare il pokerissimo ci pensa il difensore centrale Dalmazzi, bravo a girare di testa in rete un corner di Giannone, a far assumere al risultato un punteggio tennistico è il neoentrato Pippi, cinico a fare centro da pochi passi, mentre a calare il settebello è Seraniti, il quale trafigge Rizzaro a seguito di un preciso assist di Morini. A cinque minuti dalla conclusione, la Viterbese Castrense infierisce ulteriormente nei confronti dei tirrenici, realizza l’ottava e ultima rete ancora con Saraniti e conquista con pieno merito il gradino più basso di un ipotetico podio. L’Anziolavinio, dunque, torna a casa con otto reti sul groppone, ma l’aspetto più negativo da sottolineare e che Tulli e soci non sono riusciti mai a impensierire il numero uno viterbese Fadda. La squadra tirrenica, dunque, continua a tradire le attese della vigilia e, a seguito dei risultati ottenuti sugli altri campi, si complica ulteriormente i propri piani salvezza.
Antonio Gravante
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