Una vittoria esterna che ha le sembianze della grande impresa. Sfoderando una prova collettiva tutto cuore e grinta, il Borgo Palidoro esce prepotentemente fuori alla distanza sull’ostico rettangolo di gioco del Borghetto, piega in rimonta la resistenza della Pescatori Ostia (2-3) e rialza di qualche punto percentuale le proprie quotazioni di salvezza diretta. La compagine lidense, di riflesso, non può fare altro che mordersi le mani per aver dilapidato un duplice vantaggio, maturato grazie a un micidiale uno-due nei primi ventuno minuti di gioco, soprattutto a causa di qualche evitabile leggerezza di troppo commessa in fase difensiva. I gialloverdi hanno un ottimo approccio alla gara e passano a condurre per merito di Grappasonni, il quale carica il destro dai diciotto metri e incastra imparabilmente la sfera sotto la traversa. I ragazzi di mister Albano continuano a schiacciare a fondo il piede sul pedale dell’acceleratore e, a metà periodo, consolidano il vantaggio su rigore, assegnato dal fischietto della Sezione di Roma 1 per un fallo commesso da Finucci ai danni di Masciangelo. Sul dischetto si presenta lo stesso Masciangelo, il quale spiazza agevolmente Sorcini e si conferma uno dei giocatori più prolifici del girone. La Pescatori Ostia, poco più tardi, trova il modo come complicarsi la vita: Savarino approfitta, con grande cinismo, di un grave errore in fase di impostazione della manovra dei padroni di casa, intercetta la sfera sulla trequarti campo, prende la mira, infila l’incolpevole Spezzi e riapre le sorti della gara. La squadra del presidente Schiavi continua a spingersi in avanti e mette i brividi ai capitolini con Finucci e Romano. Il primo non inquadra di testa, per una questione di centimetri, lo specchio della porta sugli sviluppi di un corner, mentre il secondo calcia il classico rigore in movimento, ma si vede ribattere la conclusione da Marchetti, lesto a sbrogliare una situazione piuttosto delicata. Il Borgo Palidoro non molla la presa e, sei minuti dopo la mezzora, completa la rimonta a seguito di un tiro da fermo. Lo specialista Tiozzo indirizza il pallone nell’angolino basso, Spezzi respinge con un intervento in tuffo, ma poi ci pensa Finucci a fare centro da pochi passi e a farsi perdonare del rigore causato in occasione del raddoppio lidense. La ripresa risulta piuttosto combattuta: le due squadre provano generosamente a spostare l’ago della bilancia dalla rispettiva parte. La formazione di Caputo, a metà periodo, va vicinissima alla terza rete con Cesaro. L’esperto capitano gira di testa un preciso cross dalla trequarti campo sinistra di Tiozzi, ma Spezzi si esalta e si rifugia in corner con un intervento strappa-applausi. La Pescatori Ostia, poco più tardi, getta alle ortiche una ghiotta chance di rimessa. Il generoso Procopio aggredisce lo spazio vuoto e serve un assist al bacio nel cuore dell’area a Masciangelo. Il bomber, a dispetto delle sue acclarate qualità realizzative, sbaglia l’impatto con il pallone, calcia troppo debolmente e consente a Sorcini di limitarsi a compiere una parata di normale amministrazione. La sfida del Borghetto si decide al minuto trentasei. La squadra di Caputo cala il tris sempre su punizione. Lo specialista Cesaro costringe Spezzi alla corta respinta. L’estremo difensore, suo malgrado, appoggia la sfera dalle parti di Savarino, il quale calcia da posizione leggermente defilata. L’ultimo tocco, però, è dell’accorrente Badillo, il quale fa centro con un comodo tap-in nella porta sguarnita e si toglie la soddisfazione di iscrivere il proprio nome a referto dopo una decina di minuti dal suo ingresso in campo. I gialloverdi, nelle battute finali della gara, provano a ricucire lo strappo, ma non riescono a trovare la via del gol e, per forza di cose, si trovano costretti a mandare giù il boccone amaro del primo ko tra le mura amiche del Borghetto. Il Borgo Palidoro, invece, centra la prima vittoria della gestione Caputo, acquisisce una maggiore fiducia nei propri mezzi e comincia la scalata verso una posizione di classifica più tranquilla.
Antonio Gravante
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