L’ambizioso Tor San Lorenzo comincia con il piglio della grande gli impegni di campionato. La formazione del presidente Guiderdone mostra i muscoli sull’ostico rettangolo di gioco del Real Velletri, compagine che annovera tra le proprie fila diverse individualità rinomate nel contesto calcistico regionale, conquista un punto ampiamente meritato (2-2) e dimostra sul campo, alla luce della suntuosa campagna di rafforzamento operata nel corso dell’estate, di avere le giuste credenziali per pensare in grande in questa stagione. Mister Bottoni, nel massimo rispetto delle previsioni della vigilia, si affida a un equilibrato 4-4-2 con Castellani tra i pali, protetto da una linea difensiva formata dai centrali Raponi e Bressan e dagli esterni Gabriele e Daniele Mancini. Alla luce della pesante defezione di Sandi, costretto a saltare il debutto per infortunio, il tecnico litoraneo impiega una linea mediana composta da destra a sinistra da Sparaco, Friggi, Vallo, responsabilizzato tra l’altro con i gradi di capitano, e Sambataro. Completano l’undici di partenza biancoverde, infine, Mangili e Valerio Cianchetti. Il Tor San Lorenzo, consapevole di incrociare i tacchetti con una squadra da prendere con le classiche pinze, ha un ottimo approccio alla gara e, grazie al perfetto sincronismo tra tutti gli effettivi, esercita un marcato possesso palla. A riprova di un maggior predominio territoriale, i tirrenici sfiorano la marcatura con Sambataro, il quale tenta la conclusione dal vertice sinistro dell’area, ma l’esperto Fatale si fa trovare puntuale alla presa. Nei minuti seguenti, gli ardeatini provano più volte a sfondare sull’out di destra con Sparaco, il quale scodella al centro dell’area numerosi palloni interessanti per gli attaccanti, ma la retroguardia castellana fa buona guardia e sbroglia con autorità ogni tipo di situazione. Il Real Velletri, in ogni modo, risponde colpo su colpo alle iniziative dei rutuli, ma la collaudata coppia formata da Raponi e Bressan vince nettamente il confronto a distanza con le punte rivali e consente a Castellani di essere chiamato in causa soltanto per interventi di ordinaria amministrazione. In chiusura di tempo, invece, il Tor San Lorenzo sblocca il risultato su calcio di rigore, decretato dall’arbitro per un fallo commesso, in piena area, da un difensore nei confronti di Vallo. Ad incaricarsi della trasformazione è Mangili, il quale si fa neutralizzare il tiro da Fatale. Fortuna per gli ardeatini che il direttore di gara fa ripetere il penalty, a causa dell’ingresso in area di molti giocatori prima della conclusione del bomber litoraneo. Per nulla intimorito dell’errore commesso, lo stesso Mangili si presenta nuovamente sul dischetto, infila il portiere castellano e consente alla sua squadra di archiviare la prima frazione con una rete di vantaggio. Nelle prime battute della ripresa, tuttavia, il punteggio torna in perfetto equilibrio. L’arbitro assegna ai veliterni il secondo penalty di giornata. Lo specialista Picilli non si lascia intimorire dal fatto di sfidare un “pararigori” rinomato come Castellani e deposita la sfera in fondo al sacco. A quel punto, il Tor San Lorenzo ha una generosa reazione, si spinge in avanti con maggiore regolarità e, a metà periodo, trova la forza per passare di nuovo a condurre sempre per merito di Mangili, bravo a girare di testa in rete un preciso cross del generoso Sparaco. La formazione veliterna non ci sta, riordina immediatamente le idee e costringe Castellani a superarsi in due circostanze per evitare la capitolazione. Il Real Velletri, con il passare dei minuti, pigia sempre più a fondo il pedale dell’acceleratore e, alla mezzora, riesce nel proprio intento di ristabilire la parità con Marini, cinico a risolvere nel migliore dei modi una concitata mischia nell’area tirrenica. Nei restanti minuti di gioco, tutto sommato, le due contendenti provano a spostare l’inerzia del match dalla rispettiva parte, ma le difese si confermano all’altezza della situazione e chiudono tutti i varchi agli attaccanti rivali sino al triplice fischio. Il Tor San Lorenzo, dunque, esce dal campo con un punto in tasca, ma alla luce dell’ottima prova collettiva disputata e delle difficoltà che presentava la trasferta in terra castellana ha validi motivi per guardare il classico bicchiere mezzo pieno.
Antonio Gravante
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