Una sconfitta tira l’altra. L’Indomita Pomezia stecca anche il confronto diretto con il Caere (2-1), prolunga a dispetto dei buoni propositi della vigilia la striscia negativa e rimane seriamente invischiata nelle sabbie mobili della classifica. La formazione pometina, decisa a dare una sferzata al proprio ruolino di marcia, ha un buon approccio sulla gara e, dopo sette minuti, sfiora la marcatura con Ciasca, il quale lambisce il palo con una splendida parabola dal limite dell’area. Nei minuti successivi, i rossoverdi continuano ad esprimersi su buoni livelli, tengono bene il campo e non corrono particolari pericoli. Poco dopo la mezzora, invece, la gara si sblocca. Il Caere capitalizza al massimo la prima occasione propizia con Galosi, cinico a finalizzare, dall’interno dell’area, un pregevole spunto personale sulla corsia destra di Piancazzi. Le battute conclusive del primo tempo, tutto sommato, non riservano particolari emozioni: le due contendenti si affrontano in prevalenza nella zona mediana. Nella ripresa, invece, si surriscaldano gli animi in campo. Dopo dieci minuti, a seguito di una decisione dubbia da parte del direttore di gara, capitan Messina rimedia il cartellino rosso per proteste e lascia in inferiorità numerica i propri compagni di squadra. Il Caere, di conseguenza, a metà periodo, ha una ghiotta chance per raddoppiare con Piancazzi, il quale sfrutta un’indecisione della difesa pometina e calcia in porta di prima intenzione. L’attaccante di Cerveteri, però, si vede voltare le spalle dalla dea bendata. La sua conclusione di stampa sulla traversa. La rete del raddoppio dei tirrenici, tutto sommato, viene rimandata soltanto di centottanta secondi: Camera realizza la più classica delle autoreti, a seguito di un corner di Galosi, e compromette ulteriormente le chance di rimonta. Sotto di due gol e per di più in inferiorità numerica, l’Indomita Pomezia getta il cuore oltre l’ostacolo e, intorno alla mezzora, sfiora la marcatura con Bertini, ma la sua girata di testa, sugli sviluppi di un calcio piazzato, colpisce il palo e si spegne sul fondo. A dieci minuti dalla conclusione, tutto sommato, si registra un nuovo colpo di scena: Mestola viene espulso per somma di gialli. La situazione numerica in campo torna in perfetta parità. Passano pochi minuti e il sogno della rimonta dei ragazzi del presidente Padula assume concretezza: Vita si produce in una spettacolare girata aerea dal limite dell’area e trafigge l’attonito Bruni. L’Indomita Pomezia, motivata dal rosso subito anche da Olivieri, allontanato a sua volta dall’arbitro per comportamento scorretto, produce negli ultimi minuti il massimo sforzo, ma non riesce a completare la classica “remuntada” e, di conseguenza, si trova costretta, per l’ennesima volta stagionale, ad uscire dal campo a mani vuote.
Luca Mugnaioli