Come nel confronto diretto dell’andata, la matricola Racing Roma Club alza bandiera bianca di fronte a un quadrato Renate (2-0), incassa la prima sconfitta del nuovo anno solare e, a seguito della concomitante vittoria del Prato sulla Carrarese, rimane nuovamente da sola all’ultimo posto in classifica generale. Mister Giannichedda, nel massimo rispetto del suo credo calcistico, si affida al 3-5-2, propone come terminali offensivi Testi e il centravanti slovacco Majtan, al debutto ufficiale con la casacca gialloverde, e fa accomodare inizialmente in panchina De Sousa, il quale sta recuperando da un infortunio muscolare. La compagine brianzola ha un buon approccio alla gara, ma non riesce a pungere negli ultimi sedici metri per il perfetto equilibrio tra i reparti dei capitolini, bravi a tenere molto bene il campo nella prima mezzora di gioco e a non correre particolari pericoli. Il Renate, tutto sommato, imbastisce la prima azione degna di nota della gara con Lavagnoli, il quale vince il duello aereo con il diretto marcatore, a seguito di un cross di capitan Scaccabarozzi, ma si vede negare la gioia del gol dal bravissimo Reinholds, il quale si oppone con un prodigioso intervento d’istinto. Il Renate, con il passare dei minuti, alza gradualmente il ritmo e, in chiusura di tempo, riesce a scardinare la retroguardia capitolina per merito di Scaccabarozzi, il quale finalizza una bella giocata imbastita sull’asse Napoli-Palma, trafigge l’incolpevole Reinholds con un potente sinistro e consente alla sua squadra di guadagnare la via degli spogliatoi con il morale alto. La ripresa, tutto sommato, comincia nel peggiore dei modi per i capitolini. La squadra allenata da Adamo consolida il vantaggio con Palma, il quale controlla alla perfezione, nel cuore dell’area, un preciso assist del solito Scaccabarozzi, prende la mira e incastra la sfera nell’angolino più lontano. La Racing Roma Club, pungolata nell’orgoglio, si rimbocca le maniche e si costruisce i presupposti per dimezzare le distanze con Majtan. Il prolifico attaccante slovacco, però, non imprime la giusta forza al pallone e permette a Cencilla di conservare inviolata la propria porta con un intervento di ordinaria amministrazione. La compagine di Giannichedda, nell’ultima mezzora di gioco, getta il cuore oltre l’ostacolo, ma non riesce a trovare la via del gol e, nonostante gli sforzi profusi, si trova costretta a incassare una sconfitta all’inglese.
Antonio Gravante
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