La Racing Roma Club piange, la Cremonese sorride. Questo è il verdetto del testacoda dell’ultima gara del Campionato di Lega Pro. La formazione capitolina, come suo solito, disputa una prova collettiva tutto cuore e grinta, ma si inchina ai lombardi nelle battute conclusive del match (3-2), chiude la prima avventura tra i professionisti all’ultimo posto e scivola mestamente in Serie D. La squadra grigiorossa, dal canto suo, si aggiudica in rimonta la volata con l’Alessandria, approda in Serie B e torna in una categoria più consona al suo blasone. La compagine allenata da Tesser comincia la gara con la massima determinazione e, dopo soltanto tre giri di orologio, spezza l’equilibrio per merito di Scappini, abile a finalizzare, con un intervento in estirada, una bella iniziativa sulla corsia destra di Salviato. La Cremonese, nei minuti seguenti, prova a sfruttare il momento positivo, continua ad attaccare con regolarità e va vicinissima due volte al raddoppio con Cavion e Maiorino, ma Reinholds, in entrambi i casi, fa buona guardia e vanifica il tentativo di allungo degli avversari. La formazione grigiorossa, presa per mano dagli uomini del pacchetto mediano, non molla la presa e, in chiusura di tempo, mette i brividi ai capitolini con Cavion, il quale si fa valere in piena area, sugli sviluppi di un cross di Brighenti, ma la sua conclusione di testa si infrange sulla traversa della porta custodita da Reinholds. La Racing Roma Club ha una generosa reazione nel corso della ripresa, contiene il forcing iniziale degli avversari e, al minuto numero quindici, perviene al pareggio grazie all’ottimo Paparusso, il quale ristabilisce l’equilibrio in maniera piuttosto rocambolesca. Il giocatore capitolino coglie la traversa dal limite dell’area. Sulla susseguente ribattuta la sfera carambola sulla schiena di Ravaglia e si infila in fondo al sacco. Galvanizzati nel morale, i ragazzi allenati da Mattei continuano a spingersi in avanti e, poco più tardi, ribaltano il punteggio a proprio favore su calcio di rigore, decretato dall’arbitro per un fallo commesso da Canini ai daini di Paparusso. Sul dischetto, come al solito, si presenta De Sousa, il quale non si lascia sfuggire l’occasione propizia, trafigge Ravaglia e fa cadere nello sconforto i sostenitori lombardi presenti allo stadio “Zini”. La Cremonese, pungolata nell’orgoglio, si rimbocca immediatamente le maniche e, poco più tardi, pareggia i conti grazie a Scappini, lesto a girare di testa in fondo al sacco un corner calciato da Perrulli. La squadra allenata da Tesser, a quel punto, produce il massimo sforzo nell’intento di spostare l’ago della bilancia dalla propria parte, ma la retroguardia capitolina, nonostante qualche patema d’animo di troppo, riesce a chiudere tutti i varchi agli avanti rivali. L’episodio chiave del match si registra a tre minuti dalla conclusione. La Cremonese realizza la rete della vittoria-promozione con Scarsella, il quale risolve nel migliore dei modi un concitato batti e ribatti in piena area di rigore, fa centro da pochi passi e si toglie la soddisfazione personale di siglare la marcatura grigiorossa più importante della stagione. La Racing Roma Club, di conseguenza, si deve accontentare degli unanimi consensi degli sportivi presenti in tribuna per aver disputato una prova collettiva generosa, ma termina la stagione all’ultimo posto e, per forza di cose, si trova costretta a mandare giù il calice amaro della retrocessione diretta nella massima serie dilettantistica nazionale.
Antonio Gravante
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