Sfoderando un secondo tempo ai limiti della perfezione per quantità e qualità, la Virtus Nettuno batte a domicilio un rimaneggiato Airone Ardea (1-4), riscatta il pesante rovescio casalingo subito nel turno precedente per mano della lanciatissima capolista Cori e aggancia al quinto posto l’Atletico Lariano, costretto ad issare bandiera bianca di fronte a una pratica Fonte Meravigliosa. La squadra allenata da Ranieri, tutto sommato, è stata protagonista di una fantastica rimonta. Dopo aver chiuso sotto di una rete la frazione inaugurale, i biancazzurri sono usciti fuori alla distanza nella ripresa, hanno messo a segno quattro reti di pregevole fattura e si sono tolti la soddisfazione di espugnare uno dei terreni di gioco più insidiosi del raggruppamento. La prima parte della gara è di marca rutula. I rossoblu scendono in campo con la giusta carica agonistica, si fanno preferire agli avversari nella zona nevralgica e sfiorano la marcatura con Zanobi e Renzaglia, i quali non riescono a ricoprire al meglio il ruolo di terminali offensivi di due lineari azioni corali. La formazione di Romagnuolo, al terzo tentativo, riesce a scardinare il bunker difensivo rivale con lo stesso Renzaglia, il quale capitalizza al massimo un preciso passaggio per vie verticali di Zanobi e, con un chirurgico diagonale, non lascia via di scampo all’incolpevole Del Signore. Galvanizzato nel morale, l’Airone Ardea prova ad allungare il passo con Mazzucco, che calcia in porta dai venti metri, ma il suo destro di collo pieno termina di poco a lato. La Virtus Nettuno, con il passare dei minuti, si fa più intraprendente e, grazie al prezioso apporto del pacchetto mediano, bravo ad alimentare con regolarità la manovra di squadra, crea più di un grattacapo ai difensori ardeatini. L’undici di Ranieri, in chiusura di tempo, colleziona due occasioni nitide da gol con l’ottimo Dell’Aguzzo. Il numero dieci biancazzurro prima si vede chiudere lo specchio della porta da Leggio, poi da distanza più che favorevole non riesce a piazzare la stoccata vincente e spedisce la sfera sul fondo. La Virtus Nettuno, dopo l’intervallo, cambia marcia, avanza il raggio d’azione e legittima di occupare a pieno titolo le sfere nobili della classifica. A riprova di una schiacciante supremazia territoriale, la compagine di Ranieri rimette le cose a posto, al quinto giro di lancette, con Pezzulla, il quale si limita più che altro a spingere in fondo al sacco un assist al bacio di Picollo, bravo a far valere nella circostanza le sue innate proprietà di palleggio nei pressi della linea di fondo campo. Successivamente sale in cattedra Dell’Aguzzo, il quale dà il via, pochi minuti più tardi, al suo show personale. Lanciato in profondità da Patruolo, il numero dieci biancazzurro scatta in velocità, entra in area e, con una conclusione dal basso in alto, infila Leggio proteso in uscita. L’Airone Ardea, a quel punto, prova ad abbozzare una timida reazione, ma riesce ad andare pericolosamente al tiro soltanto in una circostanza con Zanobi, il quale calcia troppo centralmente dai venticinque metri e consente a Del Signore di sventare la minaccia con una parata in due tempi. Scampato il pericolo, la squadra di Ranieri allunga nel punteggio sempre per merito di Dell’Aguzzo, cinico a ribadire in fondo al sacco una staffilata dalla lunga distanza di Pellegrini respinta da Leggio. Con la squadra di Romagnuolo ormai con il morale sotto i tacchi, i biancazzurri chiudono i giochi in zona Cesarini con l’ottimo Dell’Aguzzo, il quale dà ulteriormente un saggio delle proprie qualità realizzative, si esibisce in un dribbling ubriacante in piena area, trafigge di giustezza Leggio e si toglie la soddisfazione di chiudere la gara con una tripletta all’attivo. La Virtus Nettuno, dunque, conquista tre punti preziosi e si attesta al quinto posto in classifica. L’Airone Ardea, invece, paga a caro prezzo le numerose assenze, incassa una sconfitta piuttosto pesante nelle proporzioni e, per forza di cose, rimane ancorata nella zona centrale della graduatoria.
Antonio Gravante
© RIPRODUZIONE RISERVATA