



Un fine settimana praticamente perfetto. Dopo la grande festa di venerdì sera al pontile, organizzata per gli ottanta anni dalla fondazione della società, l’Ostiamare fa al meglio il proprio dovere in campionato, vince e convince all’Anco Marzio contro il malcapitato Sora (3-1), infila la sesta vittoria in altrettante partite disputate e si conferma in perfetta solitudine in vetta alla classifica. La squadra del patron Daniele De Rossi, in questo turno, approfitta del passaggio a vuoto casalingo accusato dal Notaresco contro il Chieti per incrementare a tre lunghezze il margine di vantaggio sulla seconda della classe. Adesso l’immediata inseguitrice è l’Ancona, vittoriosa davanti ai propri sostenitori sulla Recanatese. I lidensi prendono subito in mano le redini della gara e, al sesto giro di orologio, sbloccano il risultato per merito di Vagnoni, bravo a infilare l’incolpevole Laukzemis sugli sviluppi di un calcio d’angolo. La rete di vantaggio non placa la fame di vittoria dei biancoviola, i quali sfiorano il raddoppio con Gueye. Il diagonale dell’attaccante franco-senegalese termina di poco sul fondo. La formazione ciociara, intorno alla mezz’ora, ha una buona chance con Vono, il quale prova a risolvere una mischia in piena area di rigore lidense, ma Vertua è attento ed evita il peggio. Il finale del primo tempo è tutto dei capitolini. I generosi Vianni e Badje provano a consolidare il vantaggio a ridosso dell’intervallo, ma si vedono entrambi ribattere il tiro dal bravo Laukzemis. La ripresa, tutto sommato, comincia come il primo tempo. L’Ostiamare trova la via del gol con Vianni, il quale sfrutta al meglio un assist di Badje, trafigge il portiere ciociaro con un millimetrico diagonale in corsa e si conferma una pedina importantissima dello scacchiere di mister D’Antoni. I lidensi provano a sfruttare il momento positivo e sfiorano la terza rete con Gueye, il quale si esibisce in un perentorio colpo di testa, ma esalta le qualità dell’estremo difensore rivale. Tale episodio, tutto sommato, fa da preludio al tris lidense firmato da Badje, lesto a intercettare una corta respinta di Laukzemis, a seguito di un tiro ravvicinato di Gueye, e a mettere al sicuro la preziosa vittoria con un preciso tiro dai sedici metri. Il Sora, animato da una grande voglia di rivalsa, poco più tardi sigla la classica rete della bandiera con Vono, bravissimo a infilare Vertua con uno splendido destro a giro da vertice sinistro dell’area: la sfera va a togliere la classica ragnatela dall’incrocio dei pali più lontano. L’Ostiamare non si scompone per il gol subito e controlla senza problemi il match, rallenta i ritmi quando serve per poi provare a colpire con le sue principali bocche da fuoco. Nell’ultimo quarto di gara, tutto sommato, la squadra di D’Antoni gioca in pratica sul velluto, conduce agevolmente in porto la sesta vittoria di fila e, al triplice fischio dell’arbitro, riceve gli scroscianti applausi dei propri sostenitori per aver sfoderato l’ennesima prova collettiva maiuscola in questo tratto iniziale di campionato.
Antonio Gravante
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