L’avvicendamento in panchina tra mister Fabrizio Anselmi e Raffaele Scudieri, sollevato dall’incarico dopo la sconfitta all’inglese incassata in Coppa Italia per mano del Montespaccato, non sortisce per il momento gli effetti sperati. La Nuova Florida si inchina di stretta misura all’Astrea (1-0), incassa il secondo ko su tre giornate di campionato disputate e rimane ferma a quota tre punti, conquistati al debutto tra le mura amiche del Mazzucchi contro il Parioli. I ministeriali partono forte e, nei primi dieci minuti, vanno due volte alla conclusione con Costantini e Ammoscato, i quali impegnano l’attento Zappalà. La formazione biancorossa, poco più tardi, replica con Coulibaly, il quale prova a sfruttare al massimo una disattenzione dei biancazzurri, ma si vede ribattere la conclusione da un avversario nei pressi della linea di porta. La seconda metà del primo tempo, tutto sommato, risulta sostanzialmente equilibrata: capitolini e ardeatini si affrontano a lungo nella zona mediana e non mettono mai i rispettivi attaccanti nelle condizioni di pungere negli ultimi sedici metri. La ripresa, invece, sale leggermente di tono: le due squadre si affrontano a viso aperto e provano a sfruttare al meglio le proprie caratteristiche tecniche. I padroni di casa provano a far breccia nella retroguardia rutula con Ammoscato, il quale si esibisce in una bella girata di collo pieno, ma sbaglia mira. La sfera termina abbondantemente sopra la traversa della porta custodita da Zappalà. Il match del “Giovanni Falcone” di Casal del Marmo, cronometro alla mano, si decide a metà tempo sugli sviluppi di una punizione scodellata al centro dell’area da Costantini. Il più veloce di tutti ad arrivare sul pallone è Corbo, il quale risolve nel migliore dei modi un concitato batti e ribatti, fa centro al terzo tentativo e trova il classico bandolo della matassa di una sfida piuttosto combattuta. Gli ardeatini accusano il colpo sotto il profilo emotivo, ma si gettano ugualmente in avanti alla disperata ricerca della rete del pareggio. La formazione ministeriale, agevolata nel proprio compito dai maggiori spazi concessi dai ragazzi del presidente Pizi, va vicinissima al raddoppio con Novembre, il quale colpisce in pieno una clamorosa traversa. Papaserio e soci, a riprova di un grande attaccamento alla maglia che indossano, lottano con grinta e determinazione su ogni pallone sino alla fine, ma non riescono a far breccia nella solida difesa rivale e, per forza di cose, si trovano costretti a tornare a casa per la seconda volta consecutiva a mani vuote.
Antonio Gravante
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