


Nelle sfide sostanzialmente combattute ed equilibrate, nella maggior parte dei casi, è necessario un singolo episodio per fare la differenza. Così è stato nel doppio confronto tra Atletico Ardea e Ostiantica, compagini che hanno dimostrato, nell’arco delle due gare, di avere allestito degli organici di assoluto valore in grado di fare bene nel prossimo Campionato di Promozione. A spostare l’ago della bilancia dalla propria parte è la formazione del presidente Andrea Pollidori, cinica a fare la differenza per merito di Scibilia. Il capitano, quando ormai si stava allungando minacciosa l’ombra della lotteria dei calci di rigore, si procura e poi trasforma con freddezza un penalty a un solo minuto dalla conclusione dei tempi regolamentari. La formazione allenata da Scotto Di Clemente comincia con il giusto piglio la sfida della “Pineta dei Liberti” e, al settimo giro di orologio, porta il primo assalto alla porta capitolina. Il generoso Azzawi, dalla corsia destra, serve al centro dell’area Italiano, il quale aggredisce con i tempi giusti lo spazio vuoto, ma sbaglia l’impatto con il pallone e fallisce il bersaglio grosso. I padroni di casa, subito dopo, si costruiscono una seconda chance importante con Oi. L’ex Pomezia Calcio si va valere sulla sinistra, salta in velocità un avversario e calcia da posizione defilata: Brusciano, ben piazzato tra i pali, si rifugia in corner con una provvidenziale respinta con i piedi. La replica dell’Ostiantica arriva a metà primo tempo direttamente su calcio di punizione. Lo specialista Facchini costringe Zappalà a una provvidenziale deviazione in corner. La squadra allenata dall’esperto Cerrai, poco più tardi, sfiora la marcatura con Scibilia, il quale si fa valere sulla corsia mancina, si accentra e calcia di potenza nei pressi del primo palo: Zappalà non si lascia sorprendere e sbroglia l’ennesima situazione delicata grazie alla fattiva collaborazione dei propri compagni del pacchetto arretrato. La compagine del X Municipio prova a sfruttare il momento favorevole e, poco prima dell’intervallo, va vicinissima alla marcatura con Bucri. Il centravanti si districa in maniera impeccabile nei pressi del limite dell’area e indirizza il pallone sotto l’incrocio dei pali. Il portiere di casa, anche in questo caso, si conferma all’altezza della situazione, conserva inviolata la propria porta con un intervento strappa-applausi e manda le due squadre negli spogliatoi sul risultato in perfetta parità. La ripresa risulta più tattica: ardeatini e lidensi provano a spingersi in avanti, ma fanno molta attenzione a non prestare il fianco alle veloci ripartenze degli avversari. Quando anche i secondi novanta minuti sembravano ormai indirizzati a terminare con un nulla di fatto, l’Ostiantica tira fuori dal cilindro la giocata giusta per fare la differenza. Il grande merito va attribuito a capitan Scibilia, il quale si districa palla al piede e, appena entrato in area, viene atterrato da un difensore rutulo. L’arbitro non ha dubbi e assegna il penalty. Ad incaricarsi della trasformazione è lo stesso Scibilia, il quale non sente minimamente il peso della responsabilità, spiazza agevolmente Zappalà e regala il vantaggio alla sua squadra. L’Atletico Ardea, non avendo in pratica altre soluzioni, si catapulta a testa bassa in avanti e, in pieno recupero, reclama un calcio di rigore per un presunto fallo commesso ai danni di Italiano. Il signor D’Adamo di Roma, però, non ravvisa gli estremi per l’assegnazione della massima punizione. L’Ostiantica, di conseguenza, tira un lungo sospiro di sollievo per via dello scampato pericolo e, subito dopo, fa esplodere tutta la sua gioia sia per aver piegato la resistenza di un’avversaria di notevole caratura che per aver staccato il pass per i sedicesimi di Coppa Italia.
Antonio Gravante
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