Il Comunale resta un tabù per lo Sporting Pomezia. La formazione del binomio Franceschetti-Manzo non riesce a dare un seguito al colpaccio conseguito nel turno precedente a Nettuno, lascia via libera anche a un quadrato Lucky Junior (1-2) e rimane ancorata a quota tre punti in classifica generale. Dopo una prima fase sostanzialmente equilibrata, la compagine guidata da Massa sblocca il punteggio, al minuto numero tredici, per merito di Di Tommaso, bravo a infilare Gilardini con un preciso colpo di testa sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina. I pometini, nei minuti seguenti, riorganizzano le idee, si spingono con maggiore insistenza in avanti, ma la retroguardia di Castel Gandolfo si conferma all’altezza della situazione e non corre particolari pericoli. Il Lucky Junior, dal canto suo, ha una buona chance per raddoppiare poco dopo la mezzora con Galante, il quale calcia dall’interno dell’area, ma si vede chiudere lo specchio della porta da Gilardini, bravo a sventare la minaccia con una miracolosa respinta di piede. Lo Sporting Pomezia riparte di slancio, colpisce un palo con l’ottimo Migani e, a ridosso dell’intervallo, getta alle ortiche una ghiotta opportunità per pareggiare su calcio di rigore. Lo specialista Luca D’Angeli si fa ipnotizzare dagli undici metri da Viola, bravo a intuire le sue intenzioni e a conservare la porta inviolata con una provvidenziale deviazione in corner. Anche la ripresa comincia nel segno dei castellani, i quali allungano nel punteggio grazie a Galante, il quale svetta più alto di tutti e gira di testa in fondo al sacco un calcio piazzato dal lato corto dell’area. Animata da una grande voglia di rivalsa, la squadra di Benedetti cambia subito marcia, prende in mano il pallino del gioco e, al quarto d’ora, accorcia le distanze con Gian Marco D’Angeli, il quale ricopre al meglio il ruolo di terminale offensivo di un pregevole spunto personale sulla sinistra di Gaito. Lo Sporting Pomezia, nell’ultimo terzo di gara, produce il massimo sforzo nella speranza di rimettere le cose a posto, ma non riesce a scardinare il bunker difensivo castellano e, al triplice fischio dell’arbitro, si trova costretto a mandare giù il calice amaro della seconda sconfitta consecutiva casalinga.
Antonio Gravante
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