La Mirafin concede il bis. Il quintetto allenato da Salustri espugna in extremis il rettangolo di gioco capitolino di una coriacea Virtus Fenice (2-3), mette in carniere tre punti preziosi e si conferma a punteggio pieno in vetta alla classifica a pari merito con altre cinque squadre. Lorenzoni e compagni, tutto sommato, hanno disputato una prova collettiva di gran lunga inferiore alle proprie potenzialità tecnico-tattiche, ma hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo e, a tre minuti dal triplice fischio, sono riusciti a spostare definitivamente l’ago della bilancia dalla propria parte grazie a una stoccata vincente di Fratini. Ma andiamo con ordine. Dopo una lunga fase equilibrata, le principali emozioni del primo tempo si condensano dal ventesimo al ventiduesimo minuto. La Mirafin sblocca il punteggio con Fratini, ma subito dopo subisce la rimonta degli avversari, cinici a capitalizzare al meglio una indecisione difensiva rossoblu. La Virtus Fenice continua ad applicare alla perfezione i dettami tattici del proprio allenatore anche nel corso della ripresa e, al quarto d’ora, trova la forza per raddoppiare e spostare momentaneamente l’ago della bilancia dalla propria parte. Il quintetto di Salustri, a quel punto, prende saldamente in mano le redini del gioco e perviene al pareggio con Bacaro, il quale trasforma un calcio piazzato e si toglie la soddisfazione personale di raggiungere quota quattro nella speciale classifica marcatori dopo la tripletta siglata all’esordio contro la Vis Gavignano. Quando ormai la gara sembrava destinata ad andare in archivio con una salomonica divisione della posta, la Mirafin riesce a fare il colpaccio con Fratini, il quale tramuta in gol un assist di Cece, toglie la classiche castagne dal fuoco e consente alla sua squadra di proseguire il cammino perfetto in campionato.
Antonio Gravante
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