Tre indizi fanno più che una prova. L’Aprilia si aggiudica con piglio autoritario l’anticipo del “Quinto Ricci” con il Terracina (3-0), consegue il terzo risultato utile in altrettante gare disputate nel nuovo anno solare e, dopo la breve flessione accusata nel mese di dicembre, dimostra di aver ritrovato la giusta regolarità di rendimento per continuare a ricoprire un ruolo da assoluta protagonista anche nella seconda parte del campionato. La formazione allenata da Mauro Fattori, in virtù di tale risultato, tocca quota trenta punti in classifica e aggancia al quinto posto l’Arzachena, reduce a sua volta dal prezioso pareggio nella tana del San Cesareo. La prima parte della gara è di marca tirrenica. I ragazzi allenati da Celestini, grazie a un perfetto sincronismo nei movimenti da parte di tutti gli effettivi, tengono molto bene il campo e, nei primi venti minuti, collezionano due occasioni nitide da gol. A mettere per primo in apprensione il pacchetto arretrato pontino è il generoso Paris, il quale si presenta a tu per tu con Caruso, ma pecca di cinismo e calcia la sfera sopra la trasversale. A metà frazione, invece, ci prova La Rosa a spezzare l’equilibrio con una conclusione di prima intenzione dalla distanza. L’attaccante tirrenico, però, spedisce il pallone poco distante dall’incrocio dei pali alla destra della porta apriliana. L’Aprilia, al contrario, fa del cinismo la sua dote principale e passa a condurre alla prima occasione propizia per merito di Cannariato. Il centrocampista pontino, con una chirurgica conclusione dal limite dell’area, trasforma magistralmente una punizione dai venti metri e indirizza il match nei binari giusti per la propria squadra. Tale marcatura, tutto sommato, infonde la giusta carica emotiva all’Aprilia, che poco prima della mezzora si ripresenta minacciosa in area avversaria e sfiora il raddoppio con il bomber Pagliaroli. L’esperto attaccante, favorito da una bella sponda di Roversi, ha sui piedi la palla del possibile raddoppio, ma angola troppo la conclusione e consente ai tigrotti di tirare un lungo sospiro di sollievo per via dello scampato pericolo. Successivamente la squadra di Fattori gestisce senza problemi il minimo vantaggio e rischia soltanto in chiusura di tempo sugli sviluppi di un calcio da fermo dalla trequarti campo: Manzi, da distanza più che favorevole, colpisce di testa, ma non centra lo specchio della porta. A ridosso dell’intervallo, invece, si registra uno degli episodi chiave della gara. Il Terracina rimane in dieci per l’espulsione di Giglio, allontanato dall’arbitro per doppia ammonizione. Agevolata nel proprio compito dal fatto di giocare in superiorità numerica, l’Aprilia si ripresenta in campo con il morale alto e, dopo aver rischiato grosso, a causa di una clamorosa disattenzione difensiva, ipoteca con largo anticipo la seconda vittoria consecutiva sugli sviluppi di calcio di rigore, decretato dall’arbitro per un fallo commesso da Ferrieri ai danni di Pagliaroli. Sul dischetto si presenta Cannariato, il quale opta per un’esecuzione di giustezza, ma lo stesso Farrieri capisce le sue intenzioni e respinge la minaccia. Sulla susseguente ribattuta del numero uno tirrenico, però, si avventa per primo sul pallone Giangrande, che con grande altruismo permette a Roversi di fare centro da pochi passi e di confermarsi nelle sfere nobili della speciale classifica marcatori del girone. Sotto di due reti, il Terracina ha una generosa reazione d’orgoglio e va tre volte pericolosamente alla conclusione con Paris, Ansalone e Cataldi, ma in tutti e tre i casi Caruso fa al meglio il proprio dovere, conserva inviolata la sua porta e infonde la giusta carica emotiva ai suoi compagni di squadra. Scampato il pericolo, la formazione apriliana, a ridosso della mezzora, cala il tris di gol con Pagliaroli, il quale gira in fondo al sacco, con una splendida conclusione al volo, un cross dalla sinistra di Giangrande e si toglie la soddisfazione di realizzare la sesta rete personale stagionale. La gara, a quel punto, cala sensibilmente di tono. Appagata dall’ampio margine di vantaggio, l’Aprilia nei restanti minuti di gioco si limita più che altro a gestire il risultato, bissa con pieno merito la vittoria ottenuta nel turno precedente sul campo dell’Astrea e legittima di occupare, con pieno merito, una posizione di classifica di tutto rispetto.
Antonio Gravante
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