Esulta in extremis il Campus Eur, piange lacrime amare l’Indomita Pomezia. Quando la spartizione della posta sembrava il risultato più probabile, la squadra di Cangiano, nel quarto dei cinque minuti accordati dall’arbitro, riesce a piazzare la stoccata vincente e a cominciare con una preziosa vittoria casalinga le fatiche di campionato. La compagine della presidentessa Padula, invece, esce dal campo a mani vuote e con il morale sotto i tacchi per aver disputato una buona prova al cospetto di un’avversaria che, nel corso dell’estate, ha elevato in maniera esponenziale il proprio tasso tecnico con l’arrivo di giocatori di assoluto valore. Il Campus Eur, nella prima parte della gara, tiene in mano il pallino del gioco, ma i ragazzi di Aiello si confermano all’altezza della situazione, coprono al meglio la propria metà campo e si fanno apprezzare per un’ottima organizzazione di gioco. A portare il primo pericolo alla retroguardia rivale sono i pometini: Gesmundo prova la conclusione dal limite dell’area, ma Foschini risponde presente e blocca la sfera in due tempi. I capitolini, a metà periodo, replicano con Manga. L’ex giocatore del Pomezia Calcio, servito alla perfezione da Otero, ha sui piedi la prima vera palla gol del match, ma Mastella si supera e devia in corner il sinistro ravvicinato dell’esterno capitolino. La sfida del “Tobia” si sblocca in chiusura di tempo. L’Indomita Pomezia spezza l’equilibrio sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina. Il baby Vultaggio crossa alla perfezione un invitante pallone al centro dell’area, Ugolini fa il resto, vince il duello con il diretto marcatore e trafigge l’incolpevole Foschini. La formazione di Cangiano, costretta a inseguire il risultato, comincia la ripresa animata da una grande voglia di rivalsa, avanza il baricentro e costringe i gialloneri a replicare più che altro di rimessa. I capitolini si affidano molto alle conclusioni dalla distanza. L’esperto Delgado, per ben due volte, si vede negare la gioia del gol dalla traversa. E’ bene precisare, per dovere di cronaca, che nel secondo caso risulta fondamentale l’intervento di Massella, bravo ad evitare il peggio con una provvidenziale deviazione in tuffo. Il forcing dei bianconeri dà i frutti sperati, poco dopo la mezz’ora, sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina. Cano disegna una parabola perfetta dalla corsia destra al centro dell’area, Guiducci fa il resto e rimette le cose a posto con un preciso colpo di testa. Successivamente non accade nulla di eclatante fino al quarto dei cinque minuti di recupero accordati dall’arbitro. Il Campus Eur riesce a spostare definitivamente l’ago della bilancia dalla propria parte sempre su corner. A indossare le vesti di match-winner è Chimenti, il quale capitalizza al meglio una sponda di Guiducci, a seguito di un preciso cross di Delgado, infila da pochi passi l’incolpevole Massella e regala in extremis tre punti che fanno soprattutto morale. L’Indomita Pomezia, di riflesso, accusa una falsa partenza per quanto concerne il risultato, ma esce dal campo decisamente a testa alta per aver giocato alla pari con una compagine che vanta un organico in grado di disputare una stagione da assoluta protagonista.
Antonio Gravante
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