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Il Dilettanti Falasche scende in Prima Categoria

0059 DILETTANTI FALASCHE Promozione BONOMO

Un singolo episodio si rivela fatale al Dilettanti Falasche nel play-out con il Santa Severa (1-0). Dopo aver vinto di misura, sul campo neutro di Pomezia, lo spareggio supplementare con la Vis Aurelia, valevole per l’acquisizione del sedicesimo posto in classifica generale, la formazione allenata da Colucci disputa una prova collettiva più che positiva dal punto di vista tecnico-tattico, ma issa bandiera bianca di fronte alla compagine santamarinellese (1-0) e, tra mille rammarichi, deve mandare giù il calice amaro del declassamento nel Campionato Provinciale di Prima Categoria. La gara comincia nel peggiore dei modi per i neroniani, i quali passano in svantaggio su calcio di rigore, decretato dal signor Bertoldi della sezione di Roma, al minuto numero sette, per un fallo commesso da Bardi ai danni del bomber Feola. Ad incaricarsi della trasformazione è lo specialista Brusselles, il quale dà un ulteriore riprova delle sue doti di tiratore scelto, spiazza Remunan e porta in vantaggio la sua squadra. Trascorrono pochi giri di orologio e il Santa Severa ha una ghiotta opportunità per indirizzare ulteriormente la contesa nei binari più congeniali, ma Bevacqua non riesce a capitalizzare al meglio un invitante traversone di Brutti, getta alle ortiche una limpida occasione da gol e consente a Cancelli e soci di tirare un lungo sospiro di sollievo. Scampato il pericolo, il Dilettanti Falasche cambia prepotentemente marcia, applica alla perfezione le direttive dalla panchina e avanza di una decina di metri il baricentro. Grazie al prezioso apporto del pacchetto mediano, la formazione anziate si riversa in pianta stabile nella metà campo del Santa Severa, che a sua volta, potendo contare su due risultati su tre a propria disposizione, a seguito di un miglior piazzamento in classifica nella stagione regolare, preferisce gestire la situazione favorevole, contenere la sfuriata degli avversari e replicare più che altro di rimessa. Poco prima della mezzora, invece, mister Colucci, onde evitare spiacevoli sorprese, decide di rilevare Bardi, già ammonito, e inserisce al centro della difesa Poltronetti in marcatura del temibile Feola. Tale soluzione tattica, alla resa dei conti, si rivela azzeccata. Il neoentrato si conferma all’altezza della situazione, regge al meglio il confronto con uno dei migliori attaccanti che ci sono in circolazione nella categoria e infonde maggiore sicurezza ai suoi compagni di squadra. Il Dilettanti Falasche, non avendo in pratica alternative, forza gradualmente il ritmo e, in chiusura di tempo, sfiora la parità con Aldo Todaro, il quale colpisce di testa da distanza più che favorevole, a seguito di un preciso cross di Razza, ma non inquadra il bersaglio grosso. Nella ripresa, tutto sommato, il copione della gara non cambia. La compagine allenata da Colucci pigia più a fondo il piede sul pedale dell’acceleratore e colleziona un’altra limpida occasione da gol con Razza, il quale colpisce di testa dall’interno dell’area piccola, ma pecca di cinismo e spedisce clamorosamente la sfera a lato. La squadra biancoverde, nei minuti seguenti, attacca a testa bassa e presta inevitabilmente il fianco alle veloci ripartenze degli avversari. A sfiorare maggiormente la marcatura, alla resa dei conti, sono sempre gli anziati. Il generoso Santin calcia in porta dalla lunga distanza e, complice una fortuita deviazione di un difensore, si vede negare la gioia del gol dalla trasversale. Non avendo in pratica alternative, la compagine biancoverde getta il cuore oltre l’ostacolo nella speranza di evitare quantomeno la sconfitta e, poco prima del triplice fischio, rischia di capitolare per la seconda volta sugli sviluppi di una rapida ripartenza. Il bomber Feola, infatti, ha sui piedi la palla del possibile raddoppio, calcia il classico rigore in movimento, ma non centra lo spazio delimitato dai tre legni. Il Dilettanti Falasche, dunque, incassa una delle sconfitte più pesanti della sua storia, retrocede mestamente in Prima Categoria e, per forza di cose, non può fare altro che assistere inerme ai festeggiamenti del Santa Severa, che fa esplodere tutta la sua gioia per aver centrato la riconferma nel campionato di Promozione.

Antonio Gravante

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