Meglio di così non poteva proprio andare in archivio per il Fregene Maccarese la sesta giornata del campionato di Promozione. La squadra allenata da Mauro Natalini conquista i tre punti in palio nella tana del Castel Sant’Elia (0-3), scavalca il Santa Marinella, costretto a sua volta a pagare dazio a Cerveteri, balza al secondo posto in classifica e, a seguito dell’inopinata sconfitta casalinga della capolista Sorianese con l’Ostiense, assottiglia soltanto a due lunghezze il gap dalla vetta. La prima frazione risulta piuttosto scarna di occasioni importanti: le due squadre si annullano a vicenda nella zona mediana del campo e non chiamano mai seriamente in causa i rispettivi portieri rivali. Dopo l’intervallo, la formazione fiumicinense alza il ritmo, avanza il baricentro e mette in apprensione il pacchetto difensivo rivale soprattutto sulla corsia destra. I tirrenici, nei primi giri di orologio, reclamano un penalty per un fallo commesso ai danni del promettente Marchese, ma il direttore di gara è del parere che il contatto tra i due giocatori si è verificato fuori dell’area di rigore e, di conseguenza, assegna soltanto il calcio di punizione. La squadra di Natalini continua a spingersi con regolarità in avanti e sblocca il punteggio con una giocata da bomber di razza del baby Marchese (classe 2005), il quale dà un saggio della sua bravura, controlla elegantemente con il petto un cross di Scifoni, fa centro con un chirurgico destro e si toglie la soddisfazione di realizzare una rete dal peso specifico rilevante. Il Fregene Maccarese gestisce al meglio la situazione favorevole nella fase centrale del tempo e, intorno alla mezz’ora, raddoppia con Mattia Scifoni, bravo a girare di testa alle spalle di Manini un preciso cross dalla destra di Di Vilio. La squadra fiumicinense, nelle battute finali del match, gioca in pratica in scioltezza e chiude definitivamente i conti con lo stesso Di Vilio, il quale fa centro al termine di una pregevole triangolazione con un compagno, si toglie la soddisfazione personale di iscrivere il proprio nome a referto pur partendo dalla panchina e rende ancora più rotonda la vittoria che vale il secondo posto solitario in classifica.
Antonio Gravante
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