Come nel confronto diretto della fase ascendente della stagione, la Virtus Nettuno Lido issa bandiera bianca di fronte a un pratico Play Eur (1-2), prolunga a quattro giornate la striscia negativa e abbassa ulteriormente le proprie quotazioni di accesso ai play-off. I capitolini hanno un buon approccio alla gara e, nel primo quarto d’ora, chiamano due volte in causa Bolletta. L’estremo difensore tirrenico si fa trovare puntuale alla presa sulle conclusioni di Gonnella e Toscano. La formazione di Panicci, poco prima della mezzora, ha una buona chance con Recupero, il quale tenta il pallonetto dal limite dell’area, ma non inquadra lo specchio della porta. La sfera termina di poco sopra la trasversale della porta difesa dall’ex Ostia Mare Quattrotto. La gara si sblocca un giro di lancette più tardi. Il Play Eur passa a condurre per merito del solito Toscano, il quale gira di testa in rete un preciso cross di Rambaldo. Sulle ali dell’entusiasmo, la squadra di Scarfini allunga nel punteggio a ridosso dell’intervallo grazie a Vecchiotti, il quale finalizza dall’interno dell’area uno spunto personale di Toscano e consente ai propri compagni di andare al riposo sul duplice vantaggio. Animata da una grande voglia di riscatto, la compagine del binomio Mauro-Montioni riparte di slancio nella ripresa e, dopo soltanto un minuto, accorcia le distanze con Recupero, il quale controlla alla perfezione un cross di Bernardi e trafigge Quattrotto con un preciso diagonale. La Virtus Nettuno Lido, per l’intero arco della ripresa, prova generosamente a salvare il salvabile, ma il pacchetto arretrato capitolino fa buona guardia sino al triplice fischio. Cappabianca e soci, di conseguenza, escono ancora una volta dal campo a mani vuote. Il Play Eur, invece, mette in carniere altri tre punti di platino, aggancia al quarto posto l’Audace Sanvito Empolitana, che a sua volta si è salvata per il classico rotto della cuffia nella sfida casalinga con l’ambizioso Pomezia Calcio, e rientra prepotentemente in corsa per un posto nella poule-promozione.
Antonio Gravante
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