Buona volontà non fa rima con risultato pieno per l’Anziolavinio. La squadra neroniana, pur esercitando una lieve supremazia territoriale per gran parte della gara, si fa imporre il pari casalingo dall’Isola Liri (0-0), inanella il terzo risultato utile consecutivo da quando siede in panchina mister Venturi e prosegue a piccoli passi la scalata verso una posizione di classifica più consona al proprio blasone e alle sue reali potenzialità. La prima occasione degna di nota della gara è di marca ciociara. L’esperto Valentino ha una buona chance su calcio da fermo, ma Rizzaro, ben piazzato tra i pali, blocca la sfera senza problemi. La formazione neroniana replica agli avversari, poco più tardi, con il solito Alfonsi, il quale prova a finalizzare al meglio un pregevole affondo personale sulla corsia destra di Mortaroli, ma viene contrato da Manetta, bravo a sua volta ad evitare il peggio con una provvidenziale respinta all’interno dell’area di rigore. A cavallo del quarto d’ora, invece, si registra un botta e risposta tra le due contendenti. La squadra di Ciardi ha una buona occasione con Bianchi, il quale pecca di cinismo, a seguito di un preciso cross dal fondo del solito Valentino, e non inquadra il bersaglio grosso. L’Anziolavinio, invece, si rende pericoloso con Mortaroli, che carica il destro dai venti metri, ma Caldaroni si conferma all’altezza della situazione e si rifugia in corner. Presa per mano dagli elementi più rappresentativi, la compagine tirrenica, cinque minuti più tardi, ha un’altra buona chance per spezzare l’equilibrio con Metta che, smarcato in piena area da un preciso assist di Succi, si presenta a tu per tu con Caldaroni, opta per il pallonetto, ma alza troppo la mira. La sfera, tra lo sconforto dei compagni di squadra e dei propri sostenitori presenti in tribuna, sorvola la traversa. L’Isola Liri, invece, nei minuti seguenti, si fa più intraprendente e va due volte alla conclusione con Lanni e Falco. Il primo non inquadra lo specchio della porta, mentre il secondo costringe Rizzaro alla respinta con i pugni. L’Anziolavinio, tutto sommato, chiude in crescendo la frazione d’apertura, si spinge in avanti con maggiore regolarità, ma non riesce a trovare la giocata vincente per sbloccare il risultato. Il generoso Alfonsi, da posizione defilata, costringe Caldaroni a una complicata presa bassa, mentre Lauri tenta la conclusione dai venti metri, ma il suo destro termina poco sopra la trasversale isolana. La ripresa, statistiche alla mano, riserva meno emozioni del primo tempo. Le difese vincono nettamente il confronto a distanza con i rispettivi reparti avanzati. La squadra di Venturi prova a spezzare l’equilibrio, subito dopo il rientro in campo dagli spogliatoi, con il solito Alfonsi. Il numero dieci biancazzurro prende la mira e calcia dal vertice sinistro dell’area, ma spedisce la sfera sul fondo a dispetto delle sue innate doti di tiratore scelto. L’Isola Liri, invece, mette i brividi ai neroniani, al quarto d’ora, sugli sviluppi di un corner battuto da Graziani. Il grintoso Schettino svetta in area più alto di tutti, colpisce di testa, ma non inquadra lo spazio delimitato dai tre legni: il pallone sorvola la traversa sotto lo sguardo attento di Rizzaro. Nell’ultima mezzora di gioco, tutto sommato, si registrano soltanto due occasioni importanti. Una per parte. La compagine neroniana mette i brividi agli avversari con Alfonsi, il quale si incarica delle battuta di una punizione dal limite dell’area, tenta la conclusione a giro sul primo palo, ma non centra lo specchio della porta. L’Isola Liri, invece, risponde con Graziani, che si fa apprezzare per una splendida iniziativa personale, prova a sorprendere Rizzaro da posizione defilata, ma il numero uno tirrenico blocca il pallone con sicurezza. L’Anziolavinio, dunque, mette in carniere un altro punto, il quinto nelle ultime tre gare di campionato e, pur avendo gettato alle ortiche la possibilità di allungare il passo nei confronti di una diretta concorrente per la salvezza, prosegue sotto il segno della continuità l’ascesa in classifica generale.
Antonio Gravante
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