I gravi problemi di natura economica e una sfilza di defezioni importanti pesano come un macigno per l’Anziolavinio anche nella dodicesima giornata di campionato. La squadra neroniana, guidata per l’occasione da Giuseppe Guida dopo le dimissioni di mister Mauro Venturi, si arrende in casa all’Arzachena (0-3), incassa la quarta sconfitta consecutiva e continua a raschiare il fondo della classifica. Costretto anche in questo caso a fare di necessità virtù, a causa delle concomitanti assenze di alcune pedine inamovibili del proprio scacchiere, l’Anziolavinio si presenta dal primo minuto in campo con ben sei giocatori in età di Lega e soltanto cinque elementi esperti. Oltre agli squalificati Mario Guida, Succi e Ugolini, non hanno risposto alla chiamata del neotecnico biancazzurro i vari Fioravanti, Mortaroli, Metta e Lupi. La lunga lista degli indisponibili, infine, è stata completata con un nome illustre, quello del talentuoso Maurizio Alfonsi, il quale ha chiesto ai massimi dirigenti tirrenici di essere ceduto in occasione del mercato di riparazione dicembrino. Passiamo alla cronaca. L’Arzachena comincia la gara a spron battuto e, al primo affondo, sfiora la marcatura con Dedola, il quale carica il sinistro dal limite dell’area e colpisce in pieno la traversa della porta difesa da Rizzaro. La dea bendata, poco più tardi, si accanisce nuovamente nei confronti degli isolani: Cicino prova la conclusione a giro, ma anche in questo caso il pallone si infrange sul legno sopra la testa di Rizzaro. L’Anziolavinio, invece, va per la prima volta al tiro con Antinori, il quale prova a sorprendere Ruzittu dal limite dell’area, ma il numero uno sardo blocca la sfera con una perfetta presa bassa. Trascorrono pochi minuti e la gara si sblocca. L’Arzachena passa a condurre per merito di Bonacquisti, il quale non lascia alcuna via di scampo a Rizzaro con un preciso diagonale da posizione leggermente defilata. Galvanizzata nel morale, la squadra allenata da Giorico allunga nel punteggio poco dopo la mezzora con Dodola, bravo a girare di testa alla spalle di Rizzaro un preciso cross dalla corsia destra di Cicino. La compagine neroniana, ad inizio ripresa, prova a rimboccarsi le maniche nell’intento di salvare almeno il salvabile, si spinge in avanti con maggiore regolarità e sfiora la marcatura con Tulli, il quale riceve palla da Nanni, ma non è fortunato nella circostanza. La sua conclusione di sinistro si infrange sul palo esterno della porta difesa da Ruzittu. A trovare ancora la via del gol, invece, è ancora l’Arzachena. Gli isolani mettono con largo anticipo in cassaforte l’intero bottino con Moro, il quale finalizza con un preciso destro dall’interno dell’area un rapido ribaltamento di fronte impostato da Cicino. La gara, da quel momento in poi, non ha più storia. L’Anziolavinio non riesce a cambiare marcia e permette agli avversari di gestire sino al termine senza particolari problemi il rassicurante margine di vantaggio.
Antonio Gravante
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