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L’Anziolavinio si sveglia tardi: l’Olbia fa bottino pieno

5368 ANZIOLAVINIO Serie D UGOLINI DANIELE

Dopo aver rimpinguato il bottino in classifica di cinque punti negli ultimi duecentosettanta minuti di gioco, a seguito della vittoria con il Palestrina e i pareggi con la Nuorese e l’Isola Liri, l’Anziolavinio si arrende in Sardegna a un pratico Olbia (3-2), incassa la prima sconfitta sotto la gestione Venturi e, a seguito delle concomitanti vittorie di Cynthia 1920 e Selargius, precipita all’ultimo posto in classifica a pari merito con il Budoni. La formazione anziate, alla resa dei conti, ha disputato una prova inferiore alle proprie reali potenzialità. Capitan Guida e compagni, soltanto a situazione compromessa, si sono svegliati dal proprio torpore e hanno realizzato due reti con Drago e Tulli, ma tali guizzi vincenti non sono bastati per evitare la quarta battuta d’arresto in campionato. La prima frazione comincia sotto il segno dell’equilibrio. La Nuorese si spinge con regolarità in avanti, ma i neroniani si difendono con ordine e non corrono particolari pericoli. La formazione allenata da Scotto, a riprova di una leggero dominio territoriale, due minuti dopo la mezzora, ha la possibilità di passare a condurre su calcio di rigore, decretato dall’arbitro per un fallo commesso da Di Dionisio su Barone. Lo specialista Molino, a dispetto delle sue qualità di tiratore scelto, si fa ipnotizzare dall’ottimo Rizzaro, il quale intuisce le sue intenzioni, toglie la sfera dall’angolino basso alla sua destra con un prodigioso intervento in tuffo ed evita il peggio alla sua squadra. In chiusura di tempo, invece, non si registrano particolari episodi importanti. L’Anziolavinio, pur adottando una tattica piuttosto votata alla difensiva, blocca sul nascere ogni situazione delicata e arriva in tutta tranquillità al duplice fischio. Nella ripresa, tutto sommato, il tema tattico della gara non cambia. E’ sempre l’Olbia a tenere in mano le redini del gioco. La compagine isolana indirizza la gara nei binari giusti per merito di Oggiano, il quale scatta in velocità dalla propria metà campo, a seguito di un lungo lancio dalle retrovie, resiste al ritorno di un difensore e non lascia alcuna via di scampo a Rizzaro proteso in uscita. Cinque minuti più tardi, la formazione sarda concede il bis sempre con Oggiano, il quale sfrutta al meglio un assist di Capuano e, con un chirurgico diagonale, deposita la sfera nei pressi dell’angolo più lontano e si toglie la soddisfazione personale di realizzare la settima rete in campionato. Sulle ali dell’entusiasmo, l’Olbia continua a spingersi con regolarità in avanti e sfiora il tris con Tavot, il quale si vede negare la gioia del gol dal palo alla destra di Rizzaro. Tale episodio, alla resa dei conti, fa da preludio alla terza rete degli isolani, che allungano ulteriormente nel punteggio con Molino, il quale sfrutta al meglio un preciso passaggio dalla sinistra di Khalì, prende la mira e, con una conclusione a mezza altezza dai diciotto metri, infila l’incolpevole Rizzaro. Pungolato nell’orgoglio, sul susseguente ribaltamento di fronte, l’Anziolavinio accorcia le distanze per merito di Drago, cinico ad approfittare di un’errata uscita di Sannino, sugli sviluppi di un cross dalla destra di Alfonsi, e a depositare con un comodo tap-in la sfera in fondo al sacco. La squadra di Venturi, a quel punto, ritrova una maggiore fiducia nei propri mezzi e, alla mezzora, accorcia ulteriormente le distanze con Tulli, il quale svetta in area più alto di tutti e, con un perentorio colpo di testa, gira in fondo al sacco una punizione calciata alla perfezione, nei pressi del calcio d’angolo, dal solito Alfonsi. L’Anziolavinio, però, si complica un minuto più tardi i propri piani di rimonta: Succi rimedia il secondo cartellino giallo e costringe i suoi compagni a giocare le restanti fasi del match in dieci contro undici. Agevolata nel proprio compito dalla superiorità numerica e favorita da un eccessivo sbilanciamento in avanti dei neroniani, l’Olbia ha la possibilità, in un paio di circostanze, di chiudere la gara, ma non riesce a trovare la giocata vincente per mettere in leggero anticipo in cassaforte i tre punti in palio. Pochi secondi prima del triplice fischio, invece, anche gli isolani rimangono in dieci per l’espulsione diretta di Ravot. Ma tale episodio serve soltanto per le statistiche. L’arbitro, pochi istanti dopo, decreta la fine delle ostilità. L’Anziolavinio, dunque, incassa la quarta sconfitta in campionato e, a seguito dei risultati ottenuti sugli altri campi, scivola nuovamente all’ultimo posto in classifica.

Antonio Gravante

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