Disputando una prova collettiva senza sbavature, l’Aprilia conquista un punto prezioso sull’ostico rettangolo di gioco della Nuorese (0-0), ottiene il terzo risultato utile consecutivo e si conferma, con pieno merito, nelle sfere nobili della graduatoria. La formazione pontina, a seguito di tale risultato e della concomitante vittoria casalinga della Viterbese sul Budoni, scivola dal terzo al quarto posto, ma continua ad avere un ruolino di marcia che va ben oltre le aspettative di inizio campionato. Roversi e compagni, dopo la disputa della settima giornata, sono attestati in un posizione di assoluto prestigio soprattutto se si considera l’età media della rosa a disposizione di mister Fattori. Il neotenico isolano, Bacci, come del resto il suo predecessore, opta per il 4-3-3 e si affida in avanti al terzetto composto da Cadau, Cocuzza e Pusceddu. L’Aprilia, invece, risponde con il classico 3-5-2. A difendere i legni della porta, come al solito, è Caruso, protetto da un pacchetto di difesa formato da Montella, Esposito e Chiarucci. Il compito di dettare i ritmi di gioco, invece, spetta a Crepaldi, Fabiani e Schiumarini, assistiti sulle corsie laterali da Meola e Toto, responsabilizzati di curare al meglio tutte e due le fasi. Il binomio Roversi-Pagliaroli, infine, ha il compito di finalizzare la manovra di squadra. La compagine isolana, decisa a riprendere la retta via dopo il pesante passaggio rimediato per mano della capolista Ostiamare, prova subito a fare la partita e, nel giro di tre minuti, imbastisce la prima occasione degna di nota. Il generoso Cocuzza tenta la conclusione da fuori area e costringe Caruso alla corta respinta. Sulla ribattuta si avventa per primo sul pallone Cadau, il quale cerca di piazzare il tap-in vincente, ma l’estremo difensore isolano si conferma all’altezza della situazione e sventa il pericolo con un provvidenziale intervento in presa bassa. Successivamente l’Aprilia tiene bene il campo e permette alla compagine allenata da Bacci di rendersi pericolosa soltanto con tiri da fuori area. I soliti Cocuzza, Pusceddu e Cadau provano generosamente a spezzare l’equilibrio, ma Caruso non si lascia sorprendere, si fa sempre trovare puntuale alla presa e infonde una maggiore fiducia ai propri compagni di squadra. Il primo tempo, tutto sommato, si chiude con un’occasione di rilievo per parte. La Nuorese sfiora la marcatura con capitan Alessandri, il quale si coordina alla perfezione, sugli sviluppi di un cross di Sigismondi, ma spedisce la sfera distante dall’incrocio dei pali per una questione di centimetri. Le rondinelle, invece, costruiscono la loro prima azione degna di nota della gara sull’asse Pagliaroli-Fabiani. La punta intercetta la sfera sulla trequarti campo e favorisce l’inserimento del centrocampista, che viene anticipato al momento della conclusione in porta da un difensore rivale. Motivata a proseguire la striscia positiva, l’Aprilia dopo l’intervallo si mostra più propositivo e, nei primi dieci minuti, mette due volte in apprensione la retroguardia isolana. Prima Pagliaroli si esibisce in una splendida rovesciata, ma non inquadra lo spazio delimitato dai tre legni, poi l’occasione favorevole capita sui piedi di Roversi, il quale calcia in porta, sugli sviluppi di una corta respinta della difesa avversaria, ma spedisce la sfera di poco sul fondo. Successivamente la squadra di Fattori si fa apprezzare per un perfetto equilibrio tra i reparti e colleziona la terza occasionissima da gol della ripresa con Meola, il quale costringe Deliperi a una provvidenziale respinta con i piedi per evitare la marcatura. La Nuorese, dal canto suo, getta alle ortiche una ghiotta opportunità per passare in vantaggio sugli sviluppi di una punizione: Frongia scodella, dalla trequarti campo, al centro dell’area un invitante pallone per le proprie punte, la difesa pontina riesce a respingere, ma permette a Lepore di calciare in porta da posizione più che favorevole. Il giocatore isolano, però, pecca di cinismo e spedisce il pallone sul fondo tra lo sconforto dei propri sostenitori presenti in tribuna. L’Aprilia, nei restanti minuti di gioco, rispetta alla lettera le indicazioni della panchina, fa buona guardia sino al triplice fischio e corona il sogno nel cassetto di fare risultato per la terza giornata consecutiva. Il pareggio, tutto sommato, è ben accetto anche dalla compagine sarda, che sotto la guida esperta di Bacci ha denotato notevoli progressi sotto il profilo del gioco.
Antonio Gravante
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