Animata dalla ferma volontà di rimettersi in carreggiata, dopo l’inopinato passo falso casalingo accusato con l’Aurelia Antica Aurelio, una motivatissima Aranova fa bottino pieno nella tana dell’Audace (1-2), colleziona la terza vittoria in campionato e, insieme all’Astrea, aggancia la Favl Cimini al settimo posto in classifica. La squadra allenata da Di Curzio, tutto sommato, impiega soltanto cinque minuti per chiudere in cassaforte l’intero bottino. I tirrenici, infatti, aprono le danze al primo affondo per merito Hrustic, cinico a ribadire in fondo al sacco una conclusione di Teti respinta da Zlatan. I rossoblu, sulle ali dell’entusiasmo, concedono il bis quattro giri di orologio più tardi. A griffare la rete del raddoppio è Teti, cinico a finalizzare dall’interno dell’area una perentoria azione personale sull’out di sinistra del baby Borrazzo (classe 2006). La compagine padrona di casa, sotto di due reti, avanza il baricentro, ma non riesce a mettere i propri attaccanti nelle condizioni ideali di battere a rete. L’Aranova, infatti, copre al meglio tutti gli spazi e, in chiusura di primo, va vicinissima al tris con Italiano. Il prolifico attaccante, sugli sviluppi di una rapida ripartenza, converge al centro dalla sinistra e calcia in porta dall’altezza del vertice dell’area di rigore, ma si vede negare la gioia del gol dalla parte alta della traversa. Anche la ripresa comincia sotto il segno dei ragazzi di Di Curzio. Il solito Italiano, servito in profondità da Zigrossi, si presenta a tu per tu con Zlatan, ma pecca di cinismo e calcia a lato. L’Audace, subito dopo, replica agli avversari con Ceka, il quale prova a indirizzare la sfera nei pressi del primo palo, ma angola troppo la conclusione e non crea alcun problema a Zonfrilli. Pungolata nell’orgoglio, la formazione allenata da Staffa si spinge generosamente in avanti, ma non riesce a far breccia nella solida retroguardia tirrenica. I padroni di casa, tutto sommato, si costruiscono una chance importante per riaprire le sorti della gara a cinque minuti dalla conclusione: il bomber Calvigioni si esibisce in un colpo di testa in tuffo, a seguito di un preciso cross del neoentrato Delle Monache, ma esalta i riflessi di Zonfrilli, bravo a sventare il peggio con una parata strappa-applausi. L’Audace chiude la gara in avanti e, al quarto minuto di recupero, si toglie la parziale soddisfazione di realizzare quantomeno la classica rete della bandiera con Grappasonni, allontanato dall’arbitro, prima del triplice fischio, insieme a Zigrossi per reciproche scorrettezze. Ma è troppo tardi per provare a completare la rimonta. L’Aranova conduce con pieno merito in porto la preziosa vittoria e ritrova sia il sorriso che la giusta convinzione nei propri mezzi.
Antonio Gravante
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