Il fattore campo del “Delio Chimenti” si conferma, ancora una volta, il classico valore aggiunto per il Cedial Lido dei Pini. La formazione ardeatina, pur lamentando molte defezioni importanti, conquista davanti ai propri sostenitori un punto di platino contro un quadrato Cori (0-0), una delle compagini di maggiore caratura tecnica del girone, riprende la retta via dopo i due passaggi a vuoto incassati sui rettangoli di gioco dell’Unipomezia Virtus 1938 e della Città di Ciampino e, in virtù di tale risultato, comincia lentamente l’ascesa verso una posizione di classifica più consona al proprio reale valore. Mister Panicci, anche in questa circostanza, si trova costretto a fare di necessità virtù e deve rinunciare al prezioso apporto di Ostaggio e Bressan in difesa, del metronomo Flamini a centrocampo e del binomio Recupero-Cristofari in attacco. L’allenatore ardeatino, pur avendo in pratica le scelte obbligate, opta anche nella circostanza sul 4-3-3, modulo che si trasforma in fase difensiva in un solido 4-5-1 per reggere al meglio il confronto con un’avversaria che annovera tra le proprie fila alcuni elementi in grado di fare la differenza, in qualsiasi momento dell’incontro, con una giocata individuale. Le occasioni migliori della prima parte della gara sono tutte del Cori, che si fa apprezzare per una manovra piuttosto lineare, ma trova sulla propria strada uno strepitoso Cojocaru, bravo a conservare la sua porta inviolata con tre interventi dall’elevato coefficiente di difficoltà. L’estremo difensore gialloroyal prima sventa un bolide di Funari diretto sotto la traversa, poi toglie dall’incrocio dei pali un perfetto colpo di testa di Martellacci e, infine, respinge con i pugni un tiro a botta sicura di Capasso. Il Cedial Lido dei Pini, dal canto suo, si rende per la prima volta pericoloso, poco dopo la mezzora, con Bernardi, il quale gira a rete una punizione calciata da Martino e costringe Ristic a rifugiarsi in angolo. La ripresa, tutto sommato, si apre sulla falsariga del primo tempo. Il Cori continua a esercitare un maggior possesso palla, mentre la squadra di Panicci punta principalmente a tenere botta nella zona nevralgica e a replicare di rimessa. Facendo leva su una solida compattezza tra i reparti, la compagine ardeatina fa buona guardia, non corre particolari pericoli e, a metà periodo, sfiora la marcatura con Matteo Frezzotti (classe 1997), il quale si presenta a tu per tu con Ristic, ma per saltarlo si allarga troppo e, da posizione defilata, non riesce a depositare la sfera in fondo al sacco. Cinque minuti più tardi, invece, è il turno del Cori a gettare alle ortiche una nitida occasione da gol. Lo sgusciante Funari salta in velocità la linea difensiva tirrenica ed elude l’intervento di Cojocaru proteso in uscita con un calibrato pallonetto, ma si vede negare la gioia del gol dall’ottimo Bernardi, il quale ci mette la classica pezza, respinge la sfera nei pressi della linea di porta e consente alla sua squadra di tirare un lungo sospiro di sollievo per via dello scampato pericolo. La partita, con il passare dei minuti, perde di intensità: le difese chiudono tutti i varchi ai rispettivi attaccanti rivali e non si registrano, sino al triplice fischio, ulteriori episodi degni di nota. Il Cedial Lido dei Pini e il Cori, dunque, si dividono equamente la posta in palio ed escono dal campo tra gli applausi degli sportivi presenti al “Delio Chimenti” per aver disputato un match su ritmi piuttosto alti, privilegiando per la quasi totalità dei novanta minuti il gioco palla a terra. La formazione del presidente Montioni, considerate le numerose assenze e l’ottima prova disputata da tutti i giocatori in età di Lega proposti in campo da mister Panicci, ha ribadito di avere le giuste credenziali per uscire fuori alla distanza, scalare nel giro di breve tempo la classifica e per togliersi molte soddisfazioni anche in questa stagione.
Pietro Secchi
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