Sfoderando una prova collettiva impeccabile sotto il profilo squisitamente tecnico-tattico, l’Indomita Pomezia corona il sogno nel cassetto di sfruttare al meglio il fattore campo nella stracittadina con l’Unipomezia (3-1), compagine indicata dagli addetti ai lavori tra le principali favorite al salto di categoria, si mette prontamente in carreggiata dopo la sconfitta-beffa incassata all’esordio contro il Campus Eur e aggancia a quota tre punti in classifica proprio la squadra del presidente Valle. I rossoblu hanno un ottimo approccio alla gara e, all’ottavo giro di lancette, portano il primo serio pericolo dalle parti di Massella con il bomber Danieli. Il prolifico attaccante calcia di destro al volo, ma trova la provvidenziale risposta dell’estremo difensore di casa. La formazione allenata da Scudieri, al secondo tentativo, riesce a spezzare l’equilibrio. Il merito è di Lupi, il quale addomestica al meglio una sventagliata di circa sessanta metri di Esposito, converge al centro dalla corsia sinistra, incastra la sfera nell’angolino basso con uno splendido destro a giro dal vertice dell’area e si guadagna gli scroscianti applausi degli sportivi pometini presenti in tribuna per una giocata degna di palcoscenici più prestigiosi. Lo stesso Lupi, poco più tardi, prova a consolidare il vantaggio, elude l’intervento dei difensori gialloneri con un elegante sombrero e calcia al volo dal limite dell’area, ma questa volta non riesce ad imprimere la giusta forza al pallone e permette a Mastella di evitare il peggio. Scampato il pericolo, l’Indomita Pomezia avanza leggermente il baricentro e, a metà periodo, ristabilisce la parità per merito del talentuoso Seferi, il quale aggredisce abilmente lo spazio vuoto, a seguito di una rapida verticalizzazione, lascia sul posto Esposito e insacca la sfera alle spalle di Bardoscia. La squadra di Aiello, in chiusura di tempo, ribalta del tutto il punteggio a proprio favore con Gesmundo, il quale raccoglie un pallone vagante al limite dell’area, prende la mira e non lascia alcuna via di scampo a Bardoscia. La sfera bacia la faccia interna del palo e si infila in fondo al sacco. Galvanizzata nel morale, la squadra giallonera, poco prima dell’intervallo, va vicinissima al tris con lo scatenato Gesmundo, il quale si vede negare la gioia della doppietta personale da Bardoscia, bravo a salvarsi nella circostanza con l’aiuto del palo. Dopo l’intervallo, l’Unipomezia si spinge a pieno organico in avanti, costringe gli avversari a replicare più che altro di rimessa, ma nonostante l’inserimento di un bomber di razza come Rossi non riesce a pungere negli ultimi sedici metri. Capitan Ugolini e compagni vincono nettamente il confronto a distanza con gli avanti rivali e consentono a Mastella di essere chiamato in causa soltanto per interventi dal basso coefficiente di difficoltà. La squadra di Aiello, nel momento di maggior pressione dei rossoblù, chiude definitivamente i conti con Battaglia, il quale sorprende Bardoscia, al minuto numero trentasei, con uno spiovente dalla trequarti campo e chiude anzitempo in cassaforte l’intero bottino. L’Indomita Pomezia, sulle ali dell’entusiasmo, gestisce senza soverchie difficoltà il rassicurante vantaggio sino al termine, si toglie la soddisfazione di fare una vittima illustre e dimostra di avere allestito un organico, composto dal giusto mix esperienza-linea verde, tecnicamente attrezzato per dare un seguito sotto il profilo dei risultati alla scorsa stagione. L’Unipomezia, invece, manda giù un boccone amaro, ma non può fare altro che mordersi le mani per non capitalizzato al meglio la mole di gioco prodotta nell’arco dei novanta minuti.
Antonio Gravante
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