L’Unipomezia Virtus 1938 archivia con un bilancio negativo il trittico di gare ravvicinate dall’elevato coefficiente di difficoltà previsto dal calendario. Dopo aver pagato dazio a Marino e lasciato via libera, nel recupero infrasettimanale, alla Città di Ciampino, la squadra del presidente Cerusico stecca anche la sfida casalinga con il Cori (1-2), incassa la terza sconfitta consecutiva in campionato e rimane ancorata a quota sei punti in classifica. Mister Marinelli rinnova la fiducia a Santi, protagonista di una prova da incorniciare mercoledì scorso contro Matozzo e soci, impiega al centro della difesa il rientrante Marro al fianco di capitan Francesco Giacoia, si affida in cabina di regia a Valenza e inserisce in attacco Nasso al fianco di Zanchi e Lupi. Dopo una decina di minuti di studio, la formazione allenata da D’Andrea forza il ritmo e colleziona la prima occasione nitida da gol con Triola, il quale lascia sul posto il diretto marcatore in piena area e prova a sorprendere Santi sul primo palo. Il numero uno rossoblu, però, si conferma all’altezza della situazione e conserva inviolata la sua porta. Tale episodio, tutto sommato, fa da preludio al vantaggio del Cori. La formazione giallorossa, al quarto d’ora, sblocca il punteggio con una splendida giocata per vie verticali imbastita sull’asse Gazzi-Capasso. Il centrocampista si fa valere nella zona mediana del campo, trasforma con grande sagacia tattica un’azione da difensiva a offensiva e, con un lancio di circa quaranta metri, favorisce la corsa dell’attaccante, il quale fa valere anche in questo caso le sue doti di bomber di razza e, con un chirurgico destro di prima intenzione, deposita la sfera nell’angolino basso alla sinistra di Santi. Galvanizzato nel morale, il Cori continua a tenere molto bene il campo e, cinque minuti più tardi, sfrutta al meglio l’arma del contropiede per indirizzare ulteriormente la gara nei binari più congeniali. A ricoprire alla perfezione il ruolo di terminale offensivo è Funari, il quale aggredisce abilmente lo spazio vuoto e trafigge l’incolpevole Santi proteso in uscita con una perfetta conclusione di sinistro in corsa da fuori area. Sotto di due reti, l’Unipomezia Virtus 1938 prova a cambiare marcia, si spinge in avanti con maggiore regolarità e, nella fase centrale del tempo, mette in apprensione il pacchetto arretrato rivale. Il generoso Lupi semina il panico sulla corsia sinistra, salta in velocità due avversari e, dal lato corto dell’area, serve un assist al bacio a Pezzera, il quale calcia in porta, quasi dall’altezza del dischetto del rigore, ma Rustic si supera e con un prodigioso intervento d’istinto evita il peggio. I ragazzi di Marinelli, però, non demordono e, in chiusura di primo tempo, sfiorano il pareggio con Zanchi, che svetta in area più alto di tutti, sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina, ma alza troppo la mira: la sfera termina poco sopra la traversa giallorossa. Dopo l’intervallo, l’Unipomezia Virtus 1938 prova a spingersi generosamente in avanti, ma riesce a rendersi pericolosa soltanto su calcio di punizione con Falconieri, subentrato nel corso del primo tempo all’infortunato Valenza. Il centrocampista rossoblu scavalca la barriera con una splendida conclusione a giro, ma Ristic respinge la sfera con i pugni e mantiene Lupi e soci a debita distanza. Animata da una grande voglia di rivalsa, la compagine pometina continua a esercitare una lieve supremazia territoriale, ma non crea particolari grattacapi ai giallorossi, che si difendono con ordine e, intorno alla mezzora, sfiorano la terza rete con Triola, il quale calcia in porta, dopo una bella azione impostata sull’asse Paloni-Funari, ma spedisce la sfera poco distante del palo. A sette minuti dalla fine, invece, la compagine di Marinelli rimane in dieci: Zanchi rimedia il cartellino rosso per gioco falloso. Ma tale episodio non sminuisce i meriti del Cori, che si conferma sino al termine una squadra molto solida in ogni zona del campo e, allo scadere, ha la possibilità di incrementare il bottino di reti con Funari, ma la punta non riesce a piazzare la stoccata vincente da distanza più che favorevole. A trovare la via del gol, sul susseguente rovesciamento di fronte, è l’Unipomezia Virtus 1938 con Lupi, il quale lascia sul posto un avversario, converge al centro e trafigge Rustic con una splendida conclusione dal basso in alto a circa un metro dalla linea di fondo campo. Tale segnatura, degna decisamente dei palcoscenici più prestigiosi, serve soltanto per le statistiche. La squadra di Marinelli segna il passo per la terza volta consecutiva e rimane ancorata nella classica parte destra della classifica con sei punti all’attivo, frutto di un ruolino di marcia di due vittorie e ben quattro sconfitte.
Antonio Gravante
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