La matricola Pomezia Calcio stecca la prima gara ufficiale della nuova stagione. La squadra pometina paga dazio sul rettangolo di gioco dell’Ostiamare nel turno preliminare di Coppa Italia di Serie D (2-1) ed esce mestamente di scena della competizione tricolore. Mister Bussi, per avere un maggior equilibrio tra i reparti, getta subito nella mischia i neoacquisti Colantoni e Fatati e si affida in avanti al bomber Massella, supportato sulle corsie esterne dai baby Arduini e Bizzaglia. Il tecnico lidense, Raffaele Scudieri, costretto a sua volta a rinunciare al prezioso apporto di Tortolano, impiega come perno della difesa capitan D’Astolfo, affida le redini del centrocampo a Cabella e propone come principale terminale offensivo l’esperto De Sousa.
Dopo una prima fase di studio, il Pomezia Calcio passa a condurre per merito di Massella. L’ex attaccante della Nuova Florida trasforma un calcio piazzato con la complicità di una fortuita deviazione di un giocatore lidense posizionato in barriera, lascia il segno nella prima vera gara della stagione e dà un brutto dispiacere alla sua ex squadra. I biancoviola, pungolati nell’orgoglio, si rimboccano le maniche e, a metà periodo, rimettono le cose a posto con una splendida giocata per vie verticali. Ad iscrivere il proprio nome a referto è De Sousa, il quale si incunea abilmente tra la coppia centrale di difesa pometina, addomestica alla perfezione un lungo lancio dalla zona mediana del campo di Ramacci e, con grande freddezza, infila Stasi proteso in uscita.
Trascorrono una decina di minuti e i rossoblu rischiano di capitolare nuovamente a causa di un grossolano errore in fase di impostazione della manovra. Il generoso Ferrari si presenta a tu per tu con Stasi, ma pecca di cinismo al momento della conclusione e spedisce la sfera sopra la traversa. L’ultima azione degna di nota del primo tempo, taccuino alla mano, è di marca rossoblu. Il solito Massella prova a concedere il bis su calcio piazzato. Il suo destro a giro, però, termina per una questione di centimetri distante dal palo alla destra di Giannini. La seconda frazione, alla resa dei conti, comincia senza particolari sussulti. Lidensi e pometini si fronteggiano a lungo a centrocampo. Il primo episodio importante si verifica al minuto numero venti. L’Ostiamare sfiora il raddoppio su palla inattiva. Lo specialista Vasco, dal vertice sinistro dell’area, disegna una splendida parabola a scavalcare la barriera e costringe Stasi a compiere un intervento in tuffo dall’elevato coefficiente di difficoltà.
La sfida dell’Anco Marzio si decide un giro di lancette dopo la mezzora. La squadra di Scudieri allunga nel punteggio con l’ottimo Ramacci, il quale si fa trovare al posto giusto al momento giusto nel cuore dell’area, risolve con un preciso rasoterra un concitato batti e ribatti e carica sotto il profilo emotivo i propri compagni. Nei restanti minuti di gioco, la formazione pometina prova generosamente a rientrare in partita, ma l’Ostiamare, presa per mano dagli elementi più rappresentativi, gestisce il minimo vantaggio sino al triplice fischio. Il Pomezia Calcio, di conseguenza, si trova costretto a salutare, dopo soltanto novanta minuti di gioco, la competizione tricolore.
Antonio Gravante
© RIPRODUZIONE RISERVATA