Un prezioso pareggio esterno. La matricola Real Marconi Anzio spartisce la posta in palio sull’ostico rettangolo di gioco capitolino della Virtus Divino Amore (1-1), centra il primo risultato utile della sua storia nella massima seria calcistica provinciale e lascia in perfetta solitudine all’ultimo posto in classifica la Clembofal, sconfitta a sua volta di larga misura, lontano dalle mura amiche, dall’ambiziosa Città di Pomezia. La squadra allenata da Manuel Ruggeri, nel primo quarto d’ora, stenta a trovare il giusto collegamento tra i reparti a causa delle ampie dimensioni del “Millevoi”, ma non corre praticamente alcun rischio per l’ottima prova del proprio pacchetto arretrato, bravo a vincere nettamente il confronto a distanza con gli attaccanti avversari. Il Real Marconi Anzio cresce gradualmente con il passare dei minuti, esercita un maggiore predominio territoriale e si fa apprezzare per un’ottima organizzazione di gioco. La Virtus Divino Amore, dal canto suo, preferisce giocare piuttosto corta e replicare ai tirrenici con rapida verticalizzazioni. La gara, in ogni modo, si sblocca in chiusura di tempo su palla inattiva. Lo specialista Fazio si incarica della battuta di un calcio piazzato e infila l’incolpevole De Cupis grazie alla fortuita deviazione di un uomo posizionato in barriera. La compagine del Santuario, durante l’intervallo, si complica i propri piani a causa dell’espulsione dello stesso Fazio, il quale viene spedito anzitempo sotto la doccia per eccessive proteste. Il Real Marconi Anzio, di conseguenza, comincia la ripresa in superiorità numerica, ma dopo pochi deve rinunciare al prezioso apporto di De Marco, autore sino a quel momento di una prova individuale maiuscola, il quale subisce il secondo cartellino giallo e si trova costretto a lasciare anzitempo il rettangolo di gioco. La squadra di Ruggeri non demorde e, al quarto d’ora, perviene al pareggio con Ronci, abile a capitalizzare al meglio un calcio d’angolo con un preciso colpo di testa dall’interno dell’area. Trascorrono pochi minuti e la compagine portodanzese rimane in nove per la severissima espulsione di Guerra. Il capitano salta elegantemente due avversari, entra in area e cade a terra per un normale contatto di gioco con un avversario, ma non invoca la massima punizione. L’arbitro, invece, estrae in faccia all’attaccante il secondo cartellino giallo e costringe i neroniani e giocare le restanti fasi della gara con un uomo in meno. Il Real Marconi Anzio, in ogni modo, continua a disputare la sua onesta partita, conduce con pieno merito in porto un prezioso pareggio e corona il classico sogno nel cassetto di cancellare lo zero nella casella dei punti all’attivo in classifica generale.
Antonio Gravante
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