Il passaggio a vuoto della gara d’esordio ormai è un lontanissimo ricordo. Il Brasile conquista tre punti di platino nel big-match con la Germania (1-0), opera il sorpasso sia ai danni dei tedeschi che della Francia, balza da solo in vetta alla classifica e, usando un termine tennistico, avrà la possibilità, nella quinta e ultima gara prevista dal calendario, di servire per il match e chiudere al primo posto la fase a gironi. Il settebello allenato da Marcelletti, dopo pochi minuti dal fischio d’inizio, mette i brividi ai sudamericani con il solito Masone, il quale si vede negare la gioia del gol dal palo della porta custodita da Mario Marcelletti. Scampato il pericolo, la squadra verdeoro alza ulteriormente l’asticella del livello di concentrazione, si spinge con maggiore regolarità in avanti e, nella fase centrale del tempo, sblocca il punteggio per merito di Ronzio, il quale trasforma, con un’esecuzione perfetta, un calcio di rigore, realizza la terza rete personale stagionale e indirizza il match nei binari più congeniali. Animata da una grande voglia di riscatto, la Germania riparte di slancio e chiude la prima frazione in avanti, ma per qualche errore di troppo in fase di ultimo passaggio non riesce a far breccia nella solida retroguardia rivale. Il copione della gara non cambia dopo l’intervallo. La compagine europea, presa per mano dai giocatori di maggiore caratura tecnica, continua a tenere saldamente in mano le redini del gioco e costringe i difensori verdeoro a fare gli straordinari per gestire il risultato favorevole. Il Brasile, comunque, non sta soltanto a guardare. La squadra allenata da Piero Converso si affida in prevalenza al gioco di rimessa. L’ottimo Ronzio, dalla propria metà campo, favorisce due volte la progressione dello sgusciante Lombardo, il quale si presenta minaccioso a tu per con Mario Marcelletti, ma non riesce a piazzare la stoccata vincente e lascia il punteggio in bilico. La Germania, di conseguenza, lotta con grinta e determinazione su ogni pallone nella speranza di ricucire lo strappo. Ma buona non fa rima con rimonta. Il Brasile, grazie alla comprovata esperienza e solidità del proprio pacchetto arretrato, difende il minimo vantaggio sino al triplice fischio, inanella la seconda vittoria consecutiva e corona il sogno nel cassetto di conquistare la vetta solitaria della classifica a una sola giornata dal termine della fase a gironi.
Antonio Gravante
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