

Due vittorie su due. L’Aranova sembra avere proprio ingranato la marcia giusta dopo aver doppiato la boa di metà campionato. Galvanizzata nel morale per il successo all’inglese ottenuto contro la vicecapolista Quartu, la formazione guidata da mister Marini si aggiudica in rimonta, lontano dalle mura amiche, lo scontro diretto con la United Pomezia (1-3), opera il sorpasso ai danni della Mirafin, costretta a sua volta a osservare un turno di stop forzato previsto dal calendario, e conserva inalterato il gap di due lunghezze dalla zona play-off. E’ doveroso precisare, per dovere di cronaca, che la formazione pometina, nonostante il ko, è uscita decisamente dal campo a testa alta per aver disputato una prova collettiva generosa. I rossoblù, pur lamentando le defezioni di sei pedine importanti del proprio scacchiere come Lorenzoni, De Cicco, Cerchiari, Ceccarelli, Nicolini e Bonci, hanno chiuso il primo tempo in vantaggio, ma poi nella ripresa, complice le rotazioni ridotte ai minimi termini, hanno subito l’allungo definitivo dei ragazzi del presidente Schiavi, cinici a sfruttare al meglio le occasioni propizie e a mettere in carniere tre punti di platino. La prima parte della gara risulta piuttosto equilibrata, poi la United Pomezia imbastisce la giocata giusta per sbloccare il punteggio per merito di Petrucci, lesto a finalizzare, nei pressi del secondo palo, una bella combinazione imbastita sull’asse Iozzi-Zanobi. I pometini, in chiusura di primo tempo, hanno la possibilità di allungare nel punteggio su rigore, decretato dall’arbitro per un fallo commesso ai danni del promettente Gandini (classe 2007). Ad incaricarsi della trasformazione è Iozzi, il quale calcia da fermo e si fa ipnotizzare da Molitierno, bravo ad evitare il peggio e a consentire alla propria squadra di andare al riposo con una sola rete di svantaggio. La United Pomezia tiene bene il campo in apertura di ripresa, ma si trova costretta a rinunciare anche al prezioso apporto tra i pali di Ambrogi, costretto a lasciare il campo a causa di un risentimento di natura muscolare. Mister Caporaletti, di conseguenza, getta nella mischia Andracchio. L’episodio chiave della sfida del Pala Lavinium si registra a metà tempo. L’Aranova perviene al pareggio con il talentuoso Salviati, il quale sfrutta al meglio una sponda di Graziani e infila l’ex Editaly Lidense dal limite dell’area. La compagine pometina contesta in massa tale marcatura per un presunto tocco con la mano del pivot aeroportuale prima del passaggio al compagno. L’arbitro, però, non è dello stesso avviso, convalida la rete ed espelle per proteste direttamente dalla panchina Petrucci. La United Pomezia, di conseguenza, si trova costretta ad affrontare il momento topico del match con gli uomini praticamente contati. Consapevole di avere una ghiotta opportunità per mettere le mani sull’intero bottino, l’Aranova rispetta alla lettera le direttive dalla panchina e, a circa cinque minuti dalla conclusione, sposta l’ago della bilancia dalla propria porta con Graziani, bravo a girare in rete, nei pressi del secondo palo, un assist di Rafa. Il quintetto di Caporaletti, a quel punto, produce il massimo sforzo, ma non riesce a forzare il solido bunker difensivo rivale. L’Aranova, invece, realizza la rete della sicurezza con Graziani, il quale firma la doppietta personale dall’interno dell’area e mette il classico punto esclamativo su una vittoria che fa morale e classifica.
Antonio Gravante
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