La matricola Lele Nettuno comincia con un punto esterno le fatiche di Campionato. La formazione del presidente Massimo Proietti pareggia, sul parquet di Sperlonga, la delicata sfida contro Il Pirata (3-3) e, dopo la cocente eliminazione subita nel primo turno in Coppa Lazio per mano del Real Fiumicino, ritrova la giusta fiducia nei propri mezzi. Il quintetto neroverde, statistiche alla mano, ha disputato una prova collettiva tutto cuore e grinta, ha vanificato per ben tre volte il tentativo di allungo dei padroni di casa e, al triplice fischio dell’arbitro, ha coronato il classico sogno nel cassetto di iniziare con un risultato positivo la prima avventura della sua storia in Serie C2. La gara comincia nel segno de Il Pirata che, dopo soltanto tre minuti, sblocca il punteggio con Triolo, abile ad infilare Lo Pinto con un preciso diagonale. La squadra allenata da Gentile si rimbocca le maniche e, in chiusura di tempo, perviene al pareggio con l’ottimo Novara, il quale gira in fondo al sacco un preciso passaggio dalla sinistra di Amadori. La formazione di Sperlonga prova a ripartire di slancio e sfiora due volte il raddoppio prima dell’intervallo, ma Lo Pinto si conferma all’altezza della sua fama e lascia il risultato in perfetto equilibrio. Nelle battute iniziali della ripresa, Il Pirata forza ulteriormente il ritmo e prova ad allungare il passo con il solito Triolo, il quale salta in velocità due avversari e fa centro dal limite dell’area. Il Lele Nettuno, poco più tardi, si trova costretto a fronteggiare anche una situazione di inferiorità numerica a causa dell’espulsione di De Petris. La squadra di Gentile, con grande sagacia tattica, copre al meglio la propria metà campo e rimane a stretto contatto con gli avversari. Sventato il pericolo, la formazione nettunese, al quarto d’ora, rimette le cose a posto con Novara, il quale vince un contrasto sulla trequarti campo e infila il portiere rivale con una precisa conclusione a incrociare. Il risultato cambia di nuovo a sette minuti dalla conclusione. Il Pirata cala il tris con Senneca, il quale firma il nuovo vantaggio dei padroni di casa con una precisa conclusione da distanza ravvicinata. Sotto nel punteggio, il Lele Nettuno adotta la tattica del portiere di movimento e, nell’ultimo giro di orologio, trova il pertugio giusto per scardinare il bunker difensivo avversario con Monteforte, il quale finalizza una pregevole azione corale, con una conclusione dal basso in alto dall’interno dell’area, e permette alla propria squadra di conquistare in extremis un punto di platino su uno dei rettangoli di gioco più ostici del basso Lazio.
Antonio Gravante
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