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La maggiore esperienza si rivela il valore aggiunto della Mirafin nell’atteso derby pometino con i cugini della United Pomezia (3-1). La formazione allenata da Armando Mirra, dopo una falsa partenza, esce fuori alla distanza, ribalta il punteggio a proprio favore prima dell’intervallo, gestisce al meglio la situazione favorevole nel corso della ripresa e, al definitivo suono della sirena, passa alla cassa a riscuotere tre punti ampiamente meritati. Evandro e compagni, in virtù di tale risultato, riscattano prontamente il ko dell’esordio a Ciampino e si mettono in carreggiata. Il quintetto allenato da Alessio Caporaletti, invece, dopo il pari con la Città di Cagliari, manda giù il boccone amaro della prima sconfitta in campionato. Dopo una prima fase di studio, la United Pomezia spezza l’equilibrio grazie a un rapido capovolgimento di fronte di Giampaolo, il quale parte palla al piede dalla propria metà campo e, con un chirurgico sinistro a incrociare, non lascia alcuna via di scampo a Favale proteso in uscita. La Mirafin cambia subito marcia, esalta in un paio di circostanze le qualità di Ambrogi e, a metà frazione, rimette le cose a posto con Zanobi, il quale appoggia in rete una conclusione a botta sicura dal limite dell’area di Evandro. La paternità della rete, di conseguenza, è del numero cinque rossoblù, ma i grandi meriti vanno attribuiti all’esperto brasiliano (classe 1981) per aver trovato il varco giusto per scardinare il bunker difensivo rivale. Il quintetto di Mirra, dopo aver gettato alle ortiche una nitida palla gol con Messina, realizza la rete del sorpasso con uno schema applicato al meglio su calcio da fermo. Il solito Evandro libera al tiro Chiomenti, il quale trafigge Ambrogi sul primo palo con un preciso diagonale da posizione leggermente defilata. I padroni di casa, nelle battute finali del primo tempo, continuano a fare la partita e vanno ripetutamente alla conclusione con Cicciotti, Zanobi e Messina. Il primo costringe Ambrogi a una difficile parata, mentre gli altri due non inquadrano per una questione di centimetri il bersaglio grosso. La United Pomezia inizia la ripresa animata da una grande voglia di riscatto e si costruisce due chance importanti per riaprire le sorti della gara: Lombardino e Pompili calciano da distanza ravvicinata, ma si vedono negare la gioia dei gol da due strepitosi interventi di Favale. Successivamente ci riprova Lombardino a rimettere in discussione la stracittadina pometina, ma il suo destro in corsa, dalla trequarti campo, si stampa sul palo. Mister Caporaletti, negli ultimi cinque minuti di gioco, impiega Iozzi come portiere di movimento nella speranza di pareggiare i conti. Lo stesso Iozzi, però, forza la giocata nei pressi del dischetto del tiro libero e si fa sradicare la sfera dai piedi da Messina. L’ex History Roma 3Z, con grande cinismo, si fa in perfetta solitudine gran parte del campo, appoggia comodamente la sfera nella porta sguarnita e fa calare in leggero anticipo i titoli di coda sull’attesa sfida del Pala Lavinium.
Antonio Gravante
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