
Una sconfitta che non ammette repliche. La Mirafin incappa nella classica giornata storta, incassa un pesante passivo per mano di un motivatissimo Quartu (8-2), prolunga a sei giornate la striscia negativa lontano dalle mura amiche del Pala Lavinium e continua a occupare una delle tre posizioni a cavallo tra la zona play-off e le sabbie mobili della graduatoria. Dopo una prima fase di studio e sostanzialmente equilibrata, il quintetto isolano passa alle vie di fatto e, al minuto numero dodici, sblocca il punteggio grazie alla marcatura di Sau. Il quintetto di Diana, in chiusura di primo tempo, concede il bis con Serginho, bravo a trasformare un tiro libero con un’esecuzione chirurgica e a consentire ai propri compagni di andare al riposo con due reti di vantaggio. Dopo l’intervallo, i biancorossi continuano a tenere in mano il pallino del gioco e allungano nel punteggio con un micidiale uno-due griffato da Previdelli e Cau. La Mirafin ha una rabbiosa reazione e cancella lo zero nella casella delle reti all’attivo con Dominici. Ma si tratta del classico episodio. Il Quartu riparte di slancio e consolida il vantaggio con le marcature realizzate in rapida successione da Serginho e Asquer. Mister Mirra, a quel punto, propone il power-play. Tale mossa cambia il risultato, ma non la sostanza della gara: Messina firma la seconda rete di squadra al termine di una pregevole azione corale. Il Quartu, nelle battute conclusive del match, continua a gestire senza soverchie difficoltà la situazione favorevole e rende ancora più rotonda la preziosa vittoria con il portiere Cara, bravissimo a iscrivere il proprio nome nel registro dei marcatori con una precisa conclusione dalla propria area di competenza, e ancora Serginho, il quale si toglie la soddisfazione personale, a coronamento di una prova individuale maiuscola, di chiudere la gara con una tripletta all’attivo.
Antonio Gravante
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