Fermamente intenzionata a rimettersi in carreggiata, dopo il passaggio a vuoto accusato nel derby con i cugini della United Pomezia, la Mirafin sfrutta al meglio il turno casalingo contro l’Aranova (7-4) e, a seguito della concomitante sconfitta della Spes Poggio Fidoni, nel big-match dell’ottava giornata contro il Quartu, scavalca i sabini e balza nuovamente da sola al primo posto in classifica. E’ doveroso precisare, per dovere di cronaca, che la sfida del Pala Lavinium è stata condizionata dalla giornata poco felice di uno dei due direttori di gara, il quale con le sue decisioni (quattro espulsioni) ha rovinato un match che alla vigilia prometteva spettacolo e tante emozioni. Il quintetto allenato da Armando Mirra ha un ottimo approccio alla gara e, nel giro di due minuti, si porta sul duplice vantaggio con Galati e Giorgi. Il primo incastra la sfera sotto l’incrocio dei pali con un gran destro da fuori area, mentre il secondo sfrutta al meglio un assist di Evandro e infila dai sette metri Molitierno. L’Aranova cambia subito marcia e accorcia le distanze con Graziani, bravo a capitalizzare al meglio un passaggio filtrante di Rafa e a infilare Beltrano nei pressi del secondo palo. La squadra di Marini, al settimo minuto, subisce la prima espulsione della giornata: Salvagnini commette fallo sulla trequarti campo ai danni di Messina e, tra lo stupore generale, si vede sventagliare in faccia il cartellino rosso dall’arbitro. La compagine pometina, in situazione di cinque contro quattro, consolida il vantaggio con Evandro, il quale trafigge il portiere fiumicinense dopo un prolungato giro palla e consente ai propri compagni di andare al riposo avanti di due reti. L’Aranova parte forte nella ripresa, ma pecca di cinismo e getta alle ortiche, a causa di qualche errore di troppo in fase di ultimo passaggio, delle occasioni favorevoli per dimezzare le distanze. Nel momento di maggior pressione dei ragazzi del presidente Schiavi, la Mirafin cala il poker: Messina sradica la sfera dai piedi di Chiomenti nella zona mediana del campo, aggredisce lo spazio vuoto e serve un assist al bacio per Galati, il quale insacca da distanza ravvicinata e si toglie la soddisfazione di siglare la seconda rete personale. Il quintetto pometino, tre minuti più tardi, realizza la quinta marcatura con Evandro, il quale finalizza dall’interno dell’area una duplice triangolazione con Messina. L’Aranova, a quel punto schiera Rossi come power-play, ma a trovare ancora la via del gol sono i pometini con il portiere Beltrano, il quale calcia dalla propria area di rigore, deposita la sfera in fondo al sacco e iscrive anche il suo nome nel registro dei marcatori. Successivamente si registra un botta e risposta tra le due contendenti: l’ex Chiomenti assottiglia le distanze, mentre Mazzaroppi imita il compagno Beltrano e deposita il pallone nella porta sguarnita dalla propria metà campo. I ragazzi di Marini, con grande umiltà, onorano l’impegno sino alla fine e siglano la terza rete con Rafa, lesto a finalizzare una bella azione corale. Successivamente le due squadre perdono un giocatore a testa: Dominici e Rafa si vedono estrarre in faccia il cartellino rosso dall’arbitro per reciproche scorrettezze. Nei restanti minuti ancora da giocare c’è tempo per un’altra marcatura e per la quarta espulsione di giornata. L’Aranova va a segno con Chiomenti, poi si vede allontanare anche Rossi dalla severissima coppia arbitrale. La Mirafin, dunque, rialza subito la testa e conquista di nuovo la vetta della classifica, mentre l’Aranova torna a casa a mani vuote e con tre espulsioni troppo severe comminate dagli arbitri ai danni dei propri giocatori.
Antonio Gravante
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