Il Campo di Carne accusa una falsa partenza. La squadra allenata da Sciamanna crolla alla distanza sotto i colpi della SPQV Velletri (4-2), delude le aspettative della vigilia e comincia con una sconfitta esterna l’ennesima avventura consecutiva della sua storia nel campionato di Prima Categoria. La sfida comincia su ritmi elevati e si sblocca all’ottavo minuto di gioco. La compagine castellana passa in vantaggio per merito di Di Vito, lesto a trasformare con freddezza un calcio di rigore. Gli apriliani hanno una generosa reazione e, nella fase centrale del tempo, ribaltano il punteggio a proprio favore. La rete dell’aggancio è frutto di una bella giocata per vie verticali. L’ottimo D’Avino intercetta, nella zona mediana del campo, un rinvio del portiere e serve in profondità Nania, bravo a sua volta a scattare sul filo del fuorigioco e a infilare Giraldi proteso in uscita. A mettere la firma sul raddoppio gialloverde, invece, è lo stesso D’Avino, il quale si toglie le vesti di assist-man, indossa quelle di marcatore e finalizza dall’interno dell’area una bella azione manovrata. Il Velletri si rimbocca le maniche, ma Stecca e soci tengono botta e non corrono particolari pericoli. La formazione castellana, poco prima dell’intervallo, trova il classico bandolo della matassa per pareggiare i conti. L’esperto Marrocco, ancora una volta, dà un saggio delle sue qualità di tiratore scelto, trasforma magistralmente una punizione da posizione leggermente defilata e manda le due squadre negli spogliatoi sul risultato in perfetto equilibrio. La SPQV Velletri mette per la prima volta la testa davanti a metà ripresa: Pansera infila Dezi con un preciso diagonale e carica sotto il profilo emotivo i propri compagni. Il Campo di Carne, nei minuti seguenti, prova a reagire, ma non riesce a pungere in fase offensiva. I padroni di casa, invece, calano il poker con lo scatenato Marrocco, il quale fa centro di nuovo su punizione, smorza definitivamente le velleità degli apriliani e fa calare, in leggero anticipo rispetto al triplice fischio, i titoli di coda sulla gara.
Antonio Gravante
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