Una generosa prova collettiva non basta al Fiumicino per fare risultato nella sfida casalinga contro l’ambiziosa Tivoli (0-2). La squadra allenata da mister Lodi, penalizzata oltremisura dai cartellini rossi rimediati da Trinchi e Pischedda, il primo al minuto numero trentaquattro della frazione d’apertura e il secondo poco dopo la mezzora della ripresa, ai quali si aggiunge anche quello del portiere Fraschetti in pieno extra-time, issa bandiera bianca di fronte agli ambiziosi amaranto, cinici a capitalizzare al meglio le occasioni propizie e a tornare a casa con tre punti di platino. Il primo tempo risulta piuttosto bloccato: tirrenici e tiburtini si annullano a vicenda nella zona mediana del campo. Dopo una lunga fase di studio, gli aeroportuali vanno vicinissimi alla marcatura con l’ottimo Munaretto, il quale calcia di destro dal limite dell’area, ma si vede negare la gioia del gol dal palo. Sulla susseguente ribattuta, la sfera carambola sulla schiena di Opara e termina sul fondo. Il Fiumicino si complica i propri piani quattro minuti dopo la mezzora: Trinchi si vede sventagliare in faccia il cartellino rosso dall’arbitro per comportamento scorretto nei confronti di un avversario. La Tivoli, in chiusura di primo tempo, pareggia il computo delle occasioni degne di nota: Costa, direttamente su calcio piazzato, indirizza la sfera nell’angolino basso. Fraschetti, bel piazzato tra i pali, fa buona guardia e manda le due squadre negli spogliatoi sul punteggio di partenza. Da segnalare, per dovere di cronaca, che il fischietto di Milano, nel corso del primo tempo, ha riempito gran parte del proprio taccuino, estraendo ben otto cartellini gialli e uno rosso. La sfida del “Desideri” si sblocca al sesto minuto della ripresa. La Tivoli passa a condurre per merito di Gerardi, il quale si coordina alla perfezione, a seguito di un cross dalla corsia destra di Izco, e infila l’attonito Fraschetti. Successivamente lo stesso Gerardi, servito da Guadagni, calcia da posizione defilata dall’interno dell’area, ma spedisce la sfera di poco sul fondo. La squadra di Lodi, animata da una grande voglia di riscatto, si spinge a testa bassa in avanti e va vicinissima al pareggio con Cococcia, il quale calcia di collo pieno dai diciotto metri, ma trova l’opposizione di Opara, il quale conserva la propria porta inviolata con uno spettacolare intervento in tuffo. Gli aeroportuali, poco dopo la mezz’ora, rimangono in nove per il secondo cartellino giallo rimediato da Pischedda. La punta tenta la sforbiciata nel cuore dell’area, ma non riesce ad agganciare il pallone e colpisce un avversario. L’arbitro, tra le vibranti proteste dei rossoblù, decide di usare le maniere forti e manda anche il numero dieci anzitempo sotto la doccia. La seconda marcatura, cronometro alla mano, si registra al sesto minuto di recupero. La Tivoli si procura di rimessa un calcio di rigore per un fallo commesso da Fraschetti ai danni di Guiducci lanciato a rete. Il portiere di casa, nella circostanza, viene espulso per aver commesso fallo da ultimo uomo. Sul dischetto si presenta Di Vico, il quale trafigge Frasca, schierato nella circostanza tra i pali, rende più rotonda la vittoria che vale per la sua squadra il terzo posto in classifica e, di riflesso, punisce troppo severamente gli aeroportuali, i quali hanno pagato a caro prezzo i cartellini rossi subiti nell’arco della gara.
Antonio Gravante
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