


Un generoso Nettuno semina, ma non raccoglie in proporzione all’esordio tra le mura amiche del “De Franceschi”. La formazione allenata da Manuel Ruggeri esercita un maggior predominio territoriale e costruisce svariate occasioni nitide da gol nell’arco della gara, ma non riesce a scardinare il solido bunker difensivo dell’Alba Roma (0-0) e, al triplice fischio dell’arbitro, si trova costretta ad accontentarsi della salomonica divisione della posta in palio. I verdeblù cominciano la gara con la massima concentrazione e, al terzo minuto, portano il primo assalto alla porta capitolina: il giovane Cola, servito dall’ottimo Marrocco, si fa valere sulla corsia destra e calcia di collo pieno, ma la sua conclusione lambisce soltanto il palo. I tirrenici, a metà frazione, provano a spezzare l’equilibrio direttamente su calcio piazzato. Lo specialista Marrocco alza leggermente la mira: il pallone sorvola di poco la traversa. Il Nettuno alza ulteriormente il ritmo in chiusura di tempo e, a ridosso dell’intervallo, colleziona la terza occasione importante: Giovanazzi salta un avversario e conclude dal limite, ma fallisce di poco il bersaglio grosso. Il copione della gara non cambia nella ripresa. I padroni di casa continuano a fare la partita e, al quarto d’ora, vanno vicinissimi al vantaggio con Neroni. Il capitano, liberato sulla destra da un preciso passaggio di Di Carlo, salta un avversario e calcia a botta sicura, ma trova sulla propria strada nel bravissimo Mancini un baluardo insuperabile. L’estremo difensore capitolino, nella circostanza, compie un intervento strappa-applausi ed evita una marcatura che alla maggior parte dei presenti appariva praticamente fatta. Il Nettuno, intorno alla mezz’ora, mette di nuovo in apprensione il pacchetto di difesa avversario. Il generoso Amore tenta la giocata vincente con un tiro-cross insidioso: il portiere capitolino, con un gran colpo di reni, si rifugia in corner. La squadra di Ruggeri chiude la gara in avanti, ma non riesce a spostare l’ago della bilancia dalla propria parte, conquista comunque un punto, muove per la prima volta la classifica e dà segnali di crescita che, tutto sommato, fanno ben sperare in vista dei prossimi impegni previsti dal calendario.
Antonio Gravante
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