Il Pomezia Calcio interrompe al quinto tentativo la lunga striscia negativa. Dopo aver incassato quattro sconfitte consecutive, che l’hanno fatta precipitare al penultimo posto in classifica generale, la squadra rossoblu conquista un punto di platino nella sfida esterna con il Gaeta (2-2), prende una piccola boccata d’ossigeno e acquisisce la giusta fiducia nei propri mezzi per affrontare con il morale alto le prossime gare previste dal calendario. Mister Punzi impiega tra i pali Mastella, preferito nell’occasione a Santilli, e schiera al centro dell’attacco il bomber Bianchini. Dopo una prima fase equilibrata, la gara prosegue in discesa, a partire dal quattordicesimo giro di orologio, per Romondini e soci. Il Gaeta rimane in inferiorità numerica per l’espulsione di Del Brocco, allontanato dall’arbitro per un brutto fallo commesso ai danni di Bianchini. La squadra del Golfo contesta in massa tale decisione, ma il signor Quattrociocchi di Latina non torna sui suoi passi e costringe i biancorossi a giocare ben cinque sesti del match con un uomo in meno. Il Pomezia Calcio, però, non riesce a sfruttare al meglio la situazione favorevole, risulta piuttosto prevedibile in fase di finalizzazione della manovra e non crea alcun grattacapo al pacchetto arretrato rivale. La squadra di Punzi, tutto sommato, riesce ad imbastire la prima azione degna di nota della gara soltanto poco prima della mezzora: Muratore si incunea con grande abilità in piena area rivale, si presenta a tu per con Venditti e calcia in pratica a botta sicura. Il numero undici rossoblu, però, si vede voltare le spalle della dea bendata: la sfera bacia la faccia interna del palo, ma non varca la linea di porta prima del tempestivo intervento di un difensore biancorosso. Il Gaeta, di conseguenza, tira un lungo sospiro di sollievo per via dello scampato pericolo. La formazione allenata da Melchionna, poco più tardi, risponde ai pometini con Mariniello, il quale scavalca Mastella proteso in uscita, ma poi, a porta completamente sguarnita, sbaglia l’impatto con il pallone e getta alle ortiche la possibilità di portare in vantaggio la sua squadra. Nonostante l’inferiorità numerica, la compagine del Golfo avanza gradualmente il baricentro e, cinque minuti prima dell’intervallo, sblocca il punteggio per merito di Leccese, il quale sorprende Mastella con una conclusione di rara potenza e precisione dalla lunga distanza. Pungolato nell’orgoglio, il Pomezia Calcio comincia la ripresa con una grande voglia di riscatto, si spinge in avanti con maggiore regolarità e, all’undicesimo minuto, rimette le cose a posto a seguito di una fortuita autorete di De Meo, il quale devia, suo malgrado, nella propria porta, un traversone di Muratore. Tale marcatura, alla resa dei conti, carica sotto il profilo emotivo i pometini, i quali reclamano subito dopo un penalty per un netto fallo commesso in piena area ai danni di Bianchini, ma il direttore di gara, non assistito al meglio nella circostanza dai suoi collaboratori, sorvola sull’accaduto. A trovare la via del gol, invece, è il Gaeta, encomiabile per aver dato sempre il massimo, pur giocando oltre un’ora in dieci contro undici, nella speranza di conseguire il miglior risultato possibile. Dopo aver sfiorato la marcatura con Leccese, il quale si vede respingere la conclusione dall’attento Mastella, la squadra di Melchionna realizza la rete del raddoppio per merito di Infimo, bravo a finalizzare da pochi passi una pregevole azione personale di Mazza. Il Pomezia Calcio, a quel punto, ha una veemente impennata d’orgoglio e, poco prima della mezzora, perviene per la seconda volta al pareggio con Ciccarelli, abile a trasformare con freddezza un rigore accordato dall’arbitro per un fallo commesso dall’esperto Di Emma ai danni di Muratore. Il finale, di conseguenza, è al cardiopalma. Il Gaeta, nonostante l’inferiorità numerica, si spinge generosamente in avanti, ma la squadra di Punzi moltiplica gli sforzi, conduce in porto il prezioso pareggio e torna a casa con un prezioso punto in tasca.
Antonio Gravante
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