Vittoria doveva essere. Vittoria è stata. La matricola Racing Roma Club si aggiudica con il classico punteggio all’inglese il derby con i cugini della Lupa Roma (0-2), bissa la vittoria conseguita nello scontro diretto dell’andata e rialza sensibilmente le proprie quotazioni salvezza. La squadra del presidente Antonio Pezone, a seguito di tale risultato, sfrutta al meglio il passaggio a vuoto del Prato, costretto a sua volta a pagare dazio a Siena, e assottiglia nuovamente a sole due lunghezze il gap dalla penultima piazza, posizione che consente di giocarsi la riconferma in Lega Pro nelle classiche forche caudine dei play-out. La Racing Roma Club, consapevole dell’importanza della posta in palio, ha un ottimo approccio alla gara e impiega soltanto due giri di lancette per spezzare l’equilibrio con De Sousa, il quale si procura e trasforma con la consueta freddezza un calcio di rigore. Il capitano gialloverde, a riprova delle sue indiscusse qualità di tiratore scelto, si permette il lusso di trafiggere Bremec con un sontuoso cucchiaio. La formazione allenata da Giannichedda, sulle ali dell’entusiasmo, tiene molto bene il campo nei minuti seguenti, controlla la sterile reazione degli avversari e, alla mezzora esatta, consolida il vantaggio grazie a Corticchia, il quale trafigge l’incolpevole Bremec da distanza ravvicinata e si toglie la soddisfazione personale di iscrivere il proprio nome a referto alla seconda presenza in campionato con la casacca gialloverde. La Racing Roma Club, grazie a una solida compattezza tra i reparti, chiude la prima frazione in crescendo, gestisce con piglio autoritario la situazione favorevole e guadagna la via degli spogliatoi sul duplice vantaggio. La compagine del presidente Pezone, dopo l’intervallo, continua a rispettare alla lettera le direttive del proprio allenatore e consente soltanto in rare circostanze all’undici guidato da Di Michele di andare pericolosamente alla conclusione. Le occasioni più nitide capitano a Iadaresta e Valoti. Il primo prova generosamente due volte a riaprire le sorti della gara. Nel primo caso trova la risposta di Reinholds, mentre in quello successivo non inquadra di testa il bersaglio grosso. Il secondo, invece, si presenta minaccioso in area, ma pecca di cinismo e spedisce la sfera sul fondo. Troppo poco per rimontare due reti di svantaggio. La Racing Roma Club conquista tre punti preziosi, ribadisce di essere una squadra completamente più competitiva rispetto a quella vista all’opera nella prima parte di campionato e, di conseguenza, ha validi motivi per credere in un colpo di coda, fondamentale per recuperare, nei restanti tre mesi ufficiali, il terreno perduto nella prima parte della stagione.
Antonio Gravante
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