Animata dalla ferma volontà di riscattare il pesante passaggio a vuoto accusato domenica scorsa sul rettangolo di gioco della lanciatissima Ostiamare, una generosa Aprilia conquista al “Quinto Ricci” un prezioso pareggio a occhiali contro la Cynthia Genzano (0-0), consegue il quarto risultato utile su cinque gare di campionato disputate e si conferma, con pieno merito, nella zona medio-alta della graduatoria con otto punti all’attivo, frutto di un ruolino di marcia di due vittorie, altrettanti pareggi e una sola sconfitta. Il verdetto del campo, tutto sommato, risulta sostanzialmente giusto: pontini e castellani si sono affrontati a lungo nella zona mediana del campo e, soltanto in poche circostanze, sono riusciti ad andare pericolosamente alla conclusione in porta. Mister Fattori, come preventivato alla vigilia, opta per il 3-5-2, schiera sulle corsie esterne Maola e Toto e si affida in avanti alla collaudata coppia formata da Roversi e Pagliaroli. Il collega rivale, Rughetti, invece, risponde con un 4-2-3-1 e, a causa dell’indisponibilità dello squalificato Carta e del febbricitante Marchetti, si affida per dieci undicesimi alla squadra vista all’opera domenica scorsa contro l’Arzachena. L’allenatore castellano, però, apporta alcune variazioni rispetto alla sfida con gli isolani, sposta Di Bartolomeo al centro dell’attacco e inserisce Tabarini al posto di Alonzi. Dopo una lunga fase di studio, la Cynthia Genzano colleziona la prima occasione degna di nota della gara, al ventesimo giro di orologio, con Tabarini, il quale riceve palla da Rosella e prova la conclusione di sinistro. Buona l’intenzione, imprecisa la mira. La sfera termina sopra la traversa sotto lo sguardo attento di Caruso. La replica degli apriliani, invece, è affidata al giovane Fabiani, il quale non centra di poco il bersaglio grosso da posizione favorevole. La formazione allenata da Fattori, in chiusura di tempo, si fa più intraprendente e mette due volte i brividi ai castellani con Pagliaroli. La punta apriliana, nel primo caso, spedisce la sfera di poco sul fondo, poi costringe Serpietri a un intervento dal medio coefficiente di difficoltà. La ripresa, per grandi linee, prosegue all’insegna dell’equilibrio. Apriliani e castellani si affrontano a lungo nella zona centrale del campo. Le rondinelle, però, al nono giro di orologio, si complicano i propri piani a causa del cartellino rosso rimediato da Chiarucci, allontanato dall’arbitro per doppia ammonizione. Ad incaricarsi della trasformazione del susseguente tiro da fermo dal lato corto dell’area è lo specialista Peressini, il quale sfiora il palo della porta difesa da Caruso. A metà frazione, invece, è il turno dell’Aprilia a sfiorare la marcatura direttamente su calcio piazzato. Lo specialista Cannariato disegna una splendida parabola a girare, ma si vede negare la gioia del gol dall’incrocio dei pali. Successivamente le occasioni migliori capitano alla squadra guidata da Rughetti, che fa correre due volte un brivido lungo la schiena ai sostenitori apriliani sempre su palla inattiva. Prima Vignolo esalta i riflessi di Caruso, poi Di Bartolomeo svetta in area più alto di tutti, colpisce di testa, ma non inquadra lo spazio delimitato dai tre legni. In chiusura di tempo, invece, le due contendenti hanno entrambe l’opportunità di spostare l’ago della bilancia dalla rispettiva parte, ma Roversi e Vignolo peccano di cinismo e spediscono il pallone di poco sul fondo. L’ultimo episodio degno di nota si registra a tre minuti dal triplice fischio. Il direttore di gara decide di usare le maniere forti ed estrae il cartellino rosso nei confronti di Errico e Cannariato, allontanati anzitempo dal campo per reciproche scorrettezze. Successivamente non accade più nulla di eclatante. L’Aprilia, di conseguenza, mette in carniere un altro punto di platino, si conferma quarta forza del girone e continua a ricevere unanimi consensi dagli addetti ai lavori.
Antonio Gravante
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