La buona volontà non basta all’Unipomezia Virtus 1938 per riprendere la retta via e fronteggiare la voglia di rivalsa della blasonata Almas Roma. La formazione guidata da Alì Lolli si arrende, nella ripresa, ai motivatissimi capitolini (2-0), che tornano a loro volta ad assaporare il gusto della vittoria a distanza di un mese, prolunga la striscia negativa, ma rimane, comunque, attestata nella zona centrale della graduatoria con un discreto margine di vantaggio sul gruppetto in lotta per evitare i play-out. La prima parte della gara risulta di studio: le due contendenti badano più che altro a trovare i giusti equilibri tra i reparti e si affrontano soprattutto a centrocampo. A rompere gli indugi sono i pometini. Il grintoso Italiano approfitta di un errato disimpegno di Capasso, si districa al meglio palla al piede sulla trequarti campo e crossa al centro dell’area per la testa di Martinoia. L’ex attaccante dell’Aprilia, lascia sul posto il diretto marcatore, ma angola troppo la conclusione e spedisce la sfera di poco a lato della porta difesa da Pensa. La compagine allenata dall’esperto Santececca, con il passare dei minuti, avanza gradualmente il raggio d’azione e, nella seconda parte del tempo, mette due volte i brividi al pacchetto arretrato rossoblu. La prima azione degna di nota dei capitolini è il frutto di una pregevole azione per vie verticali: Valentini, dal cerchio di centrocampo, serve in profondità Di Cicco, il quale lascia sul posto Izzo e prova la conclusione a giro dal vertice sinistro dell’area. L’esterno biancoverde non centra di poco lo specchio della porta, ma si guadagna ugualmente gli scroscianti applausi degli sportivi presenti in tribuna per la pregevole giocata individuale. Poco prima dell’intervallo, lo stesso Di Cicco, messo in movimento da Liozzi, calcia di prima intenzione dai venti metri, ma Santi non si lascia sorprendere, si distende in tuffo e sventa la minaccia. Dopo l’intervallo, l’Almas Roma continua a esercitare un maggior possesso palla e sfiora la marcatura con il baby Nasso, il quale colpisce in pratica a botta sicura da pochi passi, a seguito di un cross con il classico contagiri di Di Cicco, ma Santi si supera anche in questo caso e, con un prodigioso intervento d’istinto, si rifugia in corner. Sul susseguente tiro dalla bandierina, la formazione guidata da Santececca passa in vantaggio grazie allo stesso Nasso, bravo a farsi valere nel cuore dell’area e a depositare la sfera, con un millimetrico colpo di testa, imparabilmente sotto l’incrocio dei pali. Successivamente l’Unipomezia Virtus 1938 accusa il contraccolpo sotto il profilo emotivo e, sei minuti più tardi, incassa la seconda rete a seguito di un guizzo vincente di Liotti, bravo a sfruttare al meglio una sontuosa giocata di Cortani e a non lasciare alcuna via di scampo all’incolpevole Santi. Sotto di due reti, la formazione allenata da Alì Lolli ha una rabbiosa reazione d’orgoglio, avanza il baricentro e si rende per la prima volta pericolosa su palla inattiva. Lo specialista Falconieri si incarica della battuta di una punizione dal limite dell’area, ma sbaglia leggermente la mira: la sfera lambisce il palo della porta difesa da Pensa. Poco più tardi, i pometini vanno vicinissimi alla marcatura con Valenza. L’ex punta del Lido dei Pini calcia di prima intenzione da posizione defilata, ma si vede voltare le spalle dalla buona sorte. La sua conclusione si stampa sulla traversa. Nei restanti minuti di gioco, l’Unipomezia Virtus 1938 prova generosamente a rientrare in partita, ma nonostante gli sforzi profusi non riesce a pungere negli ultimi sedici metri e, per forza di cose, si trova costretta ad incassare la seconda sconfitta consecutiva in campionato.
Antonio Gravante
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