Presa letteralmente per mano dall’ex di turno Antonio Montella, autore di una doppietta dal peso specifico rilevante, l’Aprilia conquista, in pieno extra-time, un punto d’oro nella tana del blasonato Messina (2-2), prolunga la striscia positiva e si conferma nelle sfere nobili della graduatoria. La squadra pontina, tutto sommato, si è salvata per il classico rotto della cuffia dalla capitolazione in terra siciliana. I ragazzi allenati da Ferazzoli, nel quarto e ultimo minuto di recupero accordato dal signor Perotti di Legnano, sono riusciti ad acciuffare gli isolani e ad ottenere un pareggio che fa morale e classifica. La prima parte della gara è di marca isolana. La compagine peloritana, grazie all’ottimo lavoro svolto centrocampisti, esercita una lieve supremazia territoriale, ma non crea alcun grattacapo a Ragni, supportato in maniera impeccabile dal pacchetto arretrato. A portare la prima controffensiva dei biancocelesti all’estremo difensore messinese è il generoso Mazzarani, il quale non inquadra di poco il bersaglio grosso. Il portiere di casa, Lagomarsini, invece, deve fare gli straordinari, nei minuti seguenti, per conservare inviolata la propria porta su due conclusioni ravvicinate di Ferrari. Intorno alla mezzora, statistiche alla mano, si registra un botta e risposta tra siciliani e laziali. Il Messina sfiora la marcatura con Ignoffo, che costringe Ragni alla parata a terra sugli sviluppi di un calcio d’angolo, mentre l’Aprilia risponde con Ferrara, il quale prova la conclusione dalla distanza, ma Lagomarsini non si lascia sorprendere e sventa la minaccia con una provvidenziale respinta con i pugni. Nell’ultimo quarto d’ora di gioco, in linea di massima, si registra un sostanziale equilibrio: le due squadre, di conseguenza, vanno negli spogliatoi con il punteggio ad occhiali. La ripresa, alla resa dei conti, comincia come le ultime battute della frazione d’apertura. Le due contendenti si affrontano a centrocampo e non chiamano mai seriamente in causa i rispettivi portieri rivali. A metà periodo, invece, la squadra di Ferazzoli ha una ghiotta chance con Ferrara, il quale non riesce a piazzare la stoccata vincente a tu per tu con Lagomarsini. Negli ultimi diciassette minuti, invece, la gara sale prepotentemente di tono. Il Messina sblocca il punteggio con Corona che, a riprova delle sue innate doti realizzative, controlla ottimamente la sfera nel cuore dell’area e, con un preciso sinistro, non lascia via di scampo all’attonito Ragni. Pungolate nell’orgoglio, le rondinelle hanno una rabbiosa reazione e, cinque giri di lancette più tardi, pareggiano i conti con l’ex Montella, il quale iscrive il suo nome nel registro dei marcatori con un chirurgico diagonale da posizione defilata. Le emozioni si susseguono di minuto in minuto. Il Messina, deciso a giocarsi al meglio le proprie chance di vittoria, trova la forza per passare nuovamente a condurre con una gran giocata individuale di Parachi, il quale riporta la sua squadra in vantaggio con uno splendido destro a giro dal limite dell’area. Non avendo in pratica nulla da perdere, l’Aprilia si spinge a pieno organico in avanti e, nell’ultima azione utile della gara, riesce a fissare il punteggio sul definitivo 2-2 con lo scatenato Montella, a segno con un altro preciso diagonale, e corona il sogno nel cassetto di uscire dal rinomato “San Filippo” con un risultato positivo.
Antonio Gravante
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