La Virtus Campo di Carne accusa la terza battuta d’arresto in campionato. Dopo aver centrato l’accoppiata vincente con l’Atletico Torvaianica e il Lanuvio Campoleone, la squadra allenata da Gianluca Zito paga dazio sul rettangolo di gioco una pratica Virtus Mole (3-1) e rimane attestata nella zona medio-bassa della graduatoria con sette punti all’attivo. La compagine apriliana, galvanizzata nel morale, per la netta sferzata sotto il profilo dei risultati conseguita negli ultimi centottanta minuti, apre le danze con il solito Carpentieri, abile ad approfittare di una lieve disattenzione del pacchetto arretrato castellano e a fare centro, con un comodo tap-in, da distanza ravvicinata. La Virtus Mole, pungolata nell’orgoglio, ha una generosa reazione e perviene al pareggio con Ghitarrari, bravo a rimettere le cose a posto con un preciso colpo di testa dall’interno dell’area. Uno degli episodi chiave della sfida del “Ferraris” si registra in chiusura di primo tempo. La formazione pontina beneficia di un calcio di rigore per un contatto in area tra Carpentieri e Lestini. I castellani contestano in massa tale decisione, ma l’arbitro non torna sui suoi passi e fa riprendere il gioco con il tiro dal dischetto. Ad incaricarsi della trasformazione è lo stesso Carpentieri, il quale si fa respingere il tiro dal bravo Segna. La Virtus Mole, dopo l’intervallo, alza il ritmo e si spinge in avanti con maggiore regolarità grazie al prezioso apporto dei giocatori di maggiore caratura tecnica. I castellani ribaltano del tutto la situazione a proprio favore per merito di Monti, il quale aggredisce abilmente lo spazio vuoto, a seguito di un preciso passaggio di Borsa, si presenta minaccioso a tu per tu con il portiere e deposita la sfera in fondo al sacco con un chirurgico diagonale. Costretti a inseguire il risultato, i ragazzi di Zito provano a rimboccarsi le maniche, ma la squadra di casa tiene bene il campo, gestisce senza soverchie difficoltà la situazione favorevole e, nelle battute finali del match, chiude i conti con Castrichella. Il “tiratore scelto” castellano trasforma con la consueta freddezza un calcio di rigore, blinda la seconda vittoria in campionato e, di riflesso, smorza definitivamente le velleità degli apriliani in leggero anticipo rispetto al triplice fischio dell’arbitro.
Antonio Gravante
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