
La formazione della Francia (Foto De Vito)

La squadra della Germania (Foto De Vito)

Alessio Comedini (Germania) e Gianni Mugnaini (Francia)

Emiliano Campioni (Germania) e Fabio Verbeni (Francia)

Luca Paiardini (Germania) e Giacinto Campo (Francia)
Presa letteralmente per mano dagli elementi di maggiore caratura tecnica, la Francia regola di stretta misura la temuta Germania (2-1) e comincia nel migliore dei modi la nona edizione del Ri-Torneo Matusa “Memorial Franco Conficoni”. Il settebello allenato da Franco Mancini, a seguito di tale successo, aggancia in vetta alla classifica l’Olanda, vittoriosa a sua volta sulla Spagna. I transalpini cominciano il match a spron battuto e, nel giro di una decina di minuti, piazzano un micidiale uno-due grazie alle reti di Biagini e Mugnaini. Il primo capitalizza al massimo un calcio piazzato, incastra la sfera nell’angolino alto alla sinistra di Caianiello con una perfetta esecuzione a incrociare e infonde la giusta carica emotiva nei propri compagni. Sulle ali dell’entusiasmo, i “blues” continuano a fare la partita e, poco più tardi, concedono il bis con Mugnaini, il quale sfrutta al meglio un assist dell’ottimo Biagini e fa centro da distanza ravvicinata. La formazione allenata da Massimo Marcelletti, pungolata nell’orgoglio, si rimbocca subito le maniche e sfiora la marcatura con Giacinto, il quale pecca di cinismo al momento della conclusione in porta e consente ai rivali di turno di tirare un lungo sospiro di sollievo per via dello scampato pericolo. La Germania, dopo l’intervallo, pigia ancora più a fondo il piede sul pedale dell’acceleratore, avanza ulteriormente il baricentro e accorcia le distanze al termine di una giocata degna di palcoscenici più importanti. L’azione parte dai piedi di Paiardini, bravo a servire sull’out destro Konov. Il numero dieci teutonico, a sua volta, serve alla perfezione nel cuore dell’area, con un sontuoso colpo di tacco, l’accorrente Campioni, il quale non si lascia sfuggire l’occasione propizia, trafigge l’incolpevole Vignaroli e riapre le sorti della gara. Ritrovata la giusta fiducia nei propri mezzi, la Germania si riversa in pianta stabile nella metà campo rivale, ma presta inevitabilmente il fianco alle ripartenze dei transalpini, i quali hanno la possibilità di chiudere i conti soprattutto con Campo. Il centravanti, a tu per tu con il portiere, angola troppo la conclusione e, a dispetto delle sue comprovate qualità realizzative, spedisce il pallone sul fondo. I ragazzi di Massimo Marcelletti, nelle battute finali del match, producono il massimo sforzo nella speranza di salvare il salvabile, ma Mugnaini e soci si difendono con ordine sino al triplice fischio e passano alla cassa a riscuotere l’intero bottino.
Antonio Gravante
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